Page 84 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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paesaggio culturale e ambiente del carso

piante assoggettate a questo tipo di potatura. Il morso del bestiame è poi un osta-
colo decisivo per l’affermazione del novellame. [...] L’alimentazione del bestiame è
anche assicurata dai prati ricavati con dissodamenti o, più semplicemente, da pa-
scoli ottenuti distruggendo il bosco mediante la cercinatura delle piante o l’incen-
dio. Parte del foraggio è costituito da fieno raccolto in bosco: i Commissari ricordano
in qualche caso questa pratica in quanto essa distrugge sistematicamente la rinno-
vazione. È chiaro che, per ottenere dal sottobosco di un querceto una buona quan-
tità di fieno la densità del querceto deve essere sensibilmente ridotta (Piussi 1976,
46–47).

In quest’ultimo caso si trattava di una forma di sfruttamento tipica del Carso, che ha
dato corpo a una configurazione specifica del paesaggio agrario, precisamente il prato al-
berato, che abbiamo già incontrato e ancora incontreremo. I boschi sopra citati erano gli
ultimi degni di menzione in Carso nel 1724 e nessuno di essi, secondo l’opinione dei com-
missari, aveva dinanzi a sé grandi prospettive, né dal punto di vista della loro pura esisten-
za né nell’ottica della nascente marina austriaca. Del resto, non era nell’interesse del con-
tadino che gli alberi crescessero tanto da soddisfare le esigenze del settore navale, infatti,
egli non traeva alcun profitto da questo tipo di governo del bosco o almeno esso non era
tale da controbilanciare il mancato sfruttamento degli alberi e della foresta stessa per un
secolo, quanto era il tempo necessario per la sua adeguata rinnovazione. Prima di ogni ul-
teriore commento, con un lungo passo storico, esamineremo la situazione delle aree bo-
schive in Carso un secolo più tardi, così come risulta dal catasto franceschino. Sebbene
anche questa fonte sia espressione della volontà dello stato di classificare e creare delle
basi per i propri scopi, tendendo perciò stesso alla »semplificazione, astrazione, standar-
dizzazione e descrizione selettiva dei boschi«, che di norma »escludono la maggior parte
delle essenze e degli utilizzi del bosco e del legname (da parte delle popolazioni e attività
produttive locali)« (Scott, 1998, 12–15), i passi descrittivi e i questionari del catasto fran-
ceschino sono concepiti in modo da consentire, almeno in parte, che la voce degli abitan-
ti possa venire a galla, permettendo quidi di desumere le »forme di conoscenza fondate
sulle esperienze locali« (forms of knowledge embedded in local experience, Scott, 1998, 311).

Alle domande sui boschi nell’ambito delle loro comunità, la popolazione del Car-
so negli anni 1820–1830 rispondeva spesso che non c’erano alberi d’alto fusto, anzi che
non c’era alcun bosco e che solo nei terreni a pascolo crescevano degli arbusti dai quali,
ogni vent’anni, si ricavavano dei pali.3 In alcune località il bosco non è neppure menziona-
to. Laddove, invece, le aree forestali sono comunque citate, tutte risultano molto simi-
li per composizione: vi crescevano la quercia, il frassino e il carpino in quest’ordine; rara-
mente era segnalata qualche altra specie.4 Tuttavia, vi erano anche altre caratteristiche
comuni, a partire dal fatto che la popolazione ben difficilmente considerava queste su-
perfici come veri boschi e di norma non le trattava quasi mai come tali. Esaminiamo ora
alcune eloquenti annotazioni relative a diverse zone del Carso, quella più elevata a sud-
est, la nord-occidentale e l’area costiera.

3 AST, CF, Sesana, S4; Naklo, S4; Krajna vas, S4; Corgnale, S4; Divača, S4; Rodik, S4; Tomaj, S4.

4 AST, CF, Tomaj, S5; Povir, S5; Naklo, S5; Corgnale, S5; Štanjel, S5; Pliskovica, S5; Avber, S5; Gabrovica pri
Komnu, S5; Hruševica, S5; Tomačevica, S5; Veliki Dol, S5; Šmarje, S5; Volčji grad, S5; Zgonik, S5; Gorjan-
sko, S5; Malchina (Mavhinje), S5; Aurisina, S5; Sales (Salež), S5; Slivia (Slivno), S5; S. Pelagio (Šempolaj), S5;
Repen, S5; Duino, S4; Jamiano, S4. ASG, C, Doberdò, S5.

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