Page 67 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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be e racconti di dutovlje e dintorni nell’annotazione di lovro žvab

Se si forma una terribile bufera (specialmente di notte) che but- Immagine 10:
ta a terra spalliere, braide e pali, dicono che da queste parti è Montagna
passato »lintvern«, e dove i danni sono maggiori, là si è riposa- Žekenc, al con­
to. fine tra Duto­
vlje e Monru­
In questa storia lintvern è uguale a un drago, che questa volta si pino, dove nel
manifesta in forma del maltempo (Kropej, 2008, 175–95; 2012, 108–18). pozzo sarebbe
Nella tradizione slovena lintvern è solamente il nome locale di un dra- nascosto un te­
go, ma in certi luoghi del Carso oggi la gente distingue tra drago e lin- soro (foto: M.
tvern e li considera come due diversi animali mitici (Peršolja, 2000, str. Kropej).
37: Rodiški zmaj, str. 47: Lintvar).

Meno conosciute sono invece le figure mitiche derganceli del rac-
conto n° 13 »Quando ai bambini o anche agli adulti fa male il collo«,
nel quale la malattia viene chiamata così, allo stesso tempo questi do-
lori sono impersonificati, infatti l’esorcismo nel quale interviene come
guaritore ausiliario san Biaggio (sv. Blaž), recita:

San Biagio aveva sette sorelle
che si sono disperse per tutto il mondo
e così si devono disperdere i drgancéli,
come si sono dissolte le sette sorelle di san Biagio,
così si dissolgano i drgancéli per tutto il mondo«

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