Page 68 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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il paesaggio immateriale del carso

Questo esorcismo che Jože Rudež di Tupelče aveva raccontato a Žvab, non si tro-
va nemmeno nei Canti popolari sloveni di Štrekelj III (1904–1907, 206–12), nemmeno nel-
la raccolta degli esorcismi sloveni di Milan Dolenc, in cui sono raccolti anche gli esorcismi
contro l’angina, nei quali intervengono san Biagio e le sue nove sorelle. In un esorcismo
di Padež a Brkini sono invece menzionate le drgalice, che spariranno come le sorelle di
san Biagio:

San Biagio aveva nove sorelle, da nove ad otto, da otto a sette, [...] da una a nessu-
na (Dolenc, 1999, 73).

Come sono scomparse le sorelle di san Biagio, così scompaiano anche le tue drga-
lice (Dolenc, 1999, 74)

San Biagio nelle terre slovene è il protettore contro i mali al collo, per cui non c’è
niente di strano se compare in scongiuri contro l’angina. Il nome drgancéli come anche dr-
galice molto probabilmente deriva dal verbo drgniti (strofinare, grattare), nell’esorcismo in-
vece i drganceli sono personificati, come possono esserlo nella tradizione popolare anche
altre malattie e calamità (Kropej, 2008, 298–303; 2012, 203–08). Di dove siano le sette o
nove »sorelle di san Biagio«, del tutto immaginarie, è difficile a dirsi, ma è testimoniato
che san Biagio era un santo intercessore molto amato sul Carso. Nel libro degli esorci-
smi di Dolenc è pubblicata la trascrizione di un esorcismo dai libri di medicina popolare
di Slape vicino a Idrijca, che recita:

Per proteggere la gola
Dì san Biagio e nove carati,
Da nove a otto,

Di otto a sette [...] (Dolenc, 1999, 74)

La parola »kerat« ovvero »karat« significa ‘unità di peso per pietre preziose’ ed eti-
mologicamente deriva dal ted. »Karat«, ita. »carato«, gr. »kerátion«, che in questo caso
significa ‘carruba’, diminutivo del gr. »kéras«, ‘corno’; i semi di carruba venivano impie-
gati come pesi, con l’aiuto dei quali pesavano pietre e metalli preziosi.6 Nel dizionario di
Pleteršnik, la parola »kerat« viene tradotta come ‘hornsilber’7 (carato, cloruro d’argen-
to). In questo esorcismo ci sarebbero quindi »kerati« ovvero »karati« – probabilmente
‘carruba’ – l’equivalente delle ‘sorelle di san Biagio’. La sottrazione di ciò che dolore – in
questo caso del ‘carruba’ o ‘delle sorelle di san Biagio’ – è caratteristico per i cosiddet-
ti ‘esorcismi di sottrazione’ (Kropej, 2009, 154–55), che erano frequenti nella tradizione
esorcistica slovena.

Lo spazio e i contenuti della tradizione narrativa di Žvab

Lovro Žvab fu il primo fra gli intellettuali sloveni del XIX sec. che al posto del termine
»pripovedka« già dal 1882 impiegò l’espressione »povedka« e precisamente nel titolo del
quarto quaderno manoscritto della tradizione letteraria carsolina slovena: Canti popola-
ri, racconti, superstizioni, miti e simili (Narodne pesni, povedke, vraže, bajke itd.), men-
tre nei primi tre quaderni manoscritti del 1874 aveva ancora costantemente impiegato il

6 Secondo: Marko Snoj, Slovenski etimološki slovar. Ljubljana: Mladinska knjiga 1997, 218.
7 Secondo: M. Pleteršnik, Slovensko-nemški slovar I. Ljubljana 1894.

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