Page 21 - Luka Juri, Autopoiesi di sistemi-regione. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
P. 21
1.3 L’Istria slovena – uno spazio/regione a sé stante? 21

tazione ideale della regionalità può tuttora assolvere a compiti ele-
mentari, a patto che si rimanga consci dei suoi limiti e non si voglia
trattare aspetti complessi della realtà con modalità inadeguate e in
definitiva mistificanti. Per uscire da questi limiti occorre uno sforzo
di immaginazione creativa e di analisi, facendo riferimento a modelli
concettuali capaci di trattare i sistemi complessi. Con essi bisogna riu-
scire a rappresentare le dinamiche regionali come interazioni che si
sviluppano contemporaneamente nello spazio-ambiente-locale, nel-
lo spazio delle relazioni di prossimità e in quello delle reti virtuali non
condizionate dalla distanza fisica. Oltre a ciò, è necessario considera-
re la rappresentazione a diverse scale di spazi relazionali molteplici,
corrispondenti alle multi-appartenenze (e multi-identità) dei soggetti
locali e ricostruire le «geometrie variabili» delle reti e dei sistemi terri-
toriali a cui essi appartengono ed entro cui agiscono. Ciò permette di
evitare i determinismi (naturali, economici, storici), in modo da rap-
presentare la regionalità nel suo svilupparsi, ricco di contraddizioni
e di potenziali conflitti, perciò aperto a differenti proposte, progetti,
soluzioni (Vallega 1997).

1.3 L’Istria slovena – uno spazio/regione a sé stante?

Detto ciò diventa chiaro che la possibilità di definizione di regione è
tanto ampia quanto è ampio il quadro di pensiero dato da ciascuno
dei paradigmi che stanno alla base delle diverse concezioni di spazio e
regione. Non soltanto nell’ambito della scienza geografica, ma anche
nell’uso comune, il termine di regione viene compreso ed utilizzato in
modi tra loro anche assai diversi.

L’Istria slovena, una piccola fascia di territorio all’estremo Nord del-
l’Adriatico, può essere quindi considerata una regione a sé stante nei
termini qui descritti anche perché essi, malleabili e multidimensiona-
li, permettono di spostarsi a vari livelli territoriali, richiedendo però
un approccio coerente nella categorizzazione dello spazio geografico.

L’Unione europea e le regioni

Dal punto di vista istituzionale, l’Unione europea ha contribuito ad
uniformare il concetto di regione (formale) su scala europea utilizzan-
do il mero criterio della popolazione: per poter formare una regione,
l’area auto-organizzata deve essere composta da una popolazione di
almeno 800 mila persone.1 Nella politica europea inoltre, esiste anche

1. Classificazione secondo il sistema NUTS (Nomenclature of Territorial Units for
Statistics), che comprende quattro livelli organizzativi: NUTS 1 (conglomerato di
regioni), NUTS 2 (regioni), NUTS 3 (province), NUTS 4 (comuni).
   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26