Page 56 - Studia Universitatis Hereditati, vol 9(1) (2021)
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dia universitatis her editati, letnik 9 (2021), številk a 1 / volume 9 (2021), number 1 56
hereditati
Figura 7. UTS 2000: contesto da cui provengono le crustae nei pressi del quartiere produttivo con le foto di dettaglio
di alcuni frammenti vitrei di pregio rinvenuti in associazione (A. Cianciosi e Davide Vallotto, LAM-UniVE).
corazioni figurate incise e alcuni frammenti con sti, separati dalla trincea anti-carrarmato, si trat-
la superficie decorata a nido d’ape) e anche una ta di frammenti di vari litotipi, per lo più di ri-
decina di crustae marmoree. A ridosso di questo dotte dimensioni e spessore esiguo (il valore di
ambiente è stato documentato un contesto in- quest’ultimo è compreso tra 1,2-1,7 cm). Si segna-
terpretato come una bottega utilizzata per la la- la anche la presenza di crustae di piccole dimen-
vorazione del ferro, poiché, oltre alla presenza di sioni con forme più ricercate quali una tessera in
un focolare con base in mattoni associato a dif- serpentino cuoriforme, alcuni elementi in forma
fuse tracce di concotto e ferro, sono state rinve- di listelli, un elemento circolare e uno semicirco-
nute molte scorie, e una serie di buche di ridotte lare in marmo bianco.
dimensioni, probabilmente funzionali all’allo-
cazione di strumenti e attrezzature per l’attività Tali caratteristiche potrebbero far pensare
metallurgica (fig. 7). a una decorazione, pavimentale o parietale, ri-
servata a un ambiente di pregio, difficile però da
È probabile che sia da associare al prece- identificare tra le strutture finora messe in luce,
dente contesto anche un livello di abbandono caratterizzate da una tecnica edilizia piuttosto
coerente ad esso, ma la cui eventuale continui- povera (pezzame laterizio di reimpiego e alzato
tà stratigrafica è stata irrimediabilmente oblite- in materiale deperibile).
rata dallo scavo di una trincea anti-carrarmato,
aperta nel corso della Seconda Guerra Mondia- Infine, poco più a nord, sempre nell’UTS
le. Si tratta infatti, anche in questo caso, di un li- 3000, è stata rinvenuta una fossa di scarico di ri-
vello di abbandono dell’area contigua in forma fiuti che ha restituito l’ultima, ma più consisten-
di strisciata, composto da numerose macerie, so- te concentrazione di crustae marmoree. Il depo-
prattutto pezzame laterizio, ma anche da moltis- sito all’interno della discarica è stato accumulato
simo materiale, sia ceramico che vitreo, oltre che probabilmente nel corso dell’XI-XII secolo, data
da una ventina di crustae. Per entrambi i conte- la presenza negli strati di riempimento più su-
perficiale di una quantità cospicua di frammen-
hereditati
Figura 7. UTS 2000: contesto da cui provengono le crustae nei pressi del quartiere produttivo con le foto di dettaglio
di alcuni frammenti vitrei di pregio rinvenuti in associazione (A. Cianciosi e Davide Vallotto, LAM-UniVE).
corazioni figurate incise e alcuni frammenti con sti, separati dalla trincea anti-carrarmato, si trat-
la superficie decorata a nido d’ape) e anche una ta di frammenti di vari litotipi, per lo più di ri-
decina di crustae marmoree. A ridosso di questo dotte dimensioni e spessore esiguo (il valore di
ambiente è stato documentato un contesto in- quest’ultimo è compreso tra 1,2-1,7 cm). Si segna-
terpretato come una bottega utilizzata per la la- la anche la presenza di crustae di piccole dimen-
vorazione del ferro, poiché, oltre alla presenza di sioni con forme più ricercate quali una tessera in
un focolare con base in mattoni associato a dif- serpentino cuoriforme, alcuni elementi in forma
fuse tracce di concotto e ferro, sono state rinve- di listelli, un elemento circolare e uno semicirco-
nute molte scorie, e una serie di buche di ridotte lare in marmo bianco.
dimensioni, probabilmente funzionali all’allo-
cazione di strumenti e attrezzature per l’attività Tali caratteristiche potrebbero far pensare
metallurgica (fig. 7). a una decorazione, pavimentale o parietale, ri-
servata a un ambiente di pregio, difficile però da
È probabile che sia da associare al prece- identificare tra le strutture finora messe in luce,
dente contesto anche un livello di abbandono caratterizzate da una tecnica edilizia piuttosto
coerente ad esso, ma la cui eventuale continui- povera (pezzame laterizio di reimpiego e alzato
tà stratigrafica è stata irrimediabilmente oblite- in materiale deperibile).
rata dallo scavo di una trincea anti-carrarmato,
aperta nel corso della Seconda Guerra Mondia- Infine, poco più a nord, sempre nell’UTS
le. Si tratta infatti, anche in questo caso, di un li- 3000, è stata rinvenuta una fossa di scarico di ri-
vello di abbandono dell’area contigua in forma fiuti che ha restituito l’ultima, ma più consisten-
di strisciata, composto da numerose macerie, so- te concentrazione di crustae marmoree. Il depo-
prattutto pezzame laterizio, ma anche da moltis- sito all’interno della discarica è stato accumulato
simo materiale, sia ceramico che vitreo, oltre che probabilmente nel corso dell’XI-XII secolo, data
da una ventina di crustae. Per entrambi i conte- la presenza negli strati di riempimento più su-
perficiale di una quantità cospicua di frammen-