Page 31 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatistore), è palese la nozione fondamentale da cui lunga, così l’autore si vede costretto a normaliz-
girolamo muzio letter ato capodistr iano 31 traeva origine l’intera raccolta.55 zare l’eccessiva lunghezza.59
Certissima cosa è, che lo scrivere delle lette- La forma epistolare, quasi universalmente
re non per altro è stato intodutto, se non per utilizzata dal Muzio, diventò come già detto la
mantenener viva la humana conversatione, “forma stessa del suo scrivere”, utilizzata anche
la quale dalla lontananza essendo interrotta, nelle Risposte cavalleresche, pubblicate separata-
senza quelle se ne verrebbe del tutto à mori- mente o a seguito del Duello, e in alcuni scritti,
re. […] le lettere sono esse le mantenitrici del- pubblicati sotto il titolo di Operette morali e di
la conversazione […].56 Avvertimenti morali. Per ultimo, ma non per im-
portanza, da ricordare ancora un’altra raccolta
Le lettere del Muzio dimostrano il suo sa- dal titolo: Battaglie in difesa dell’italica lingua.60
pere su questioni largamente dibattute nelle cor- Lettere inedite
ti di quel periodo: l’amore, l’astrologia e in par-
ticolare la lingua. Quelle di Muzio possono Il municipio di Capodistria invitò Albino
essere anche argomentazioni morali e didattiche, Zenatti a pubblicare alcune lettere inedite di Gi-
o semplicemente digressioni su luoghi o su per- rolamo Muzio nel quarto Congresso della lega
sonaggi. Tutto ciò ci riporta alla figura dell’eru- nazionale, in occasione del quarto centenario
dito e dell’intellettuale del Cinquecento, in gra- della nascita di quel “valoroso letterato”, che nac-
do di discutere e di approfondire i più disparati que a Padova. Il volume è un’interessante fonte
discorsi. Le lettere servirono però a Muzio come per approfondire la vita e la personalità di Giro-
veicolo privilegiato dei suoi vari duelli su carta di lamo Muzio.
cortigiano-scrittore, per condannare o per assol-
vere, per ricusare o per smentire, per difendere Come dice Zenatti: “Fra i molti letterati che
gli altri o se stesso.57 illustrarono Capodistria, nessuno, in vero, si oc-
cupò degli studi intorno alla nostra lingua più o
Le Vergeriane e le Catholiche possono esse- meglio del Muzio”.61 Dalle regioni del Veneto,
re qualificate come vere e proprie dispute a di- nei primi anni del Cinquecento partirono le teo-
stanza, composte allo scopo di smascherare co- rie che fecero definitivamente trionfare il volgare
loro che si dimostrarono contrari a tutto ciò che sul latino, e la lingua di Dante e Petrarca divenne
esse contenevano.58 veramente lingua letteraria della nazione intera.
Sicuramente il merito principale del movimento
Volendo fare una ripartizione delle lette- cinquecentesco a favore del volgare, spetta al ve-
re di Muzio va detto che all’inizio i temi tratta- neziano Pietro Bembo.
ti furono l’amore e l’amicizia mentre in seguito
discusse temi più specifici come la lingua, l’ono- Nell’isola dalmata d’Arbe, il Muzio discu-
re, la cavalleria e le armi in particolare. Duran- teva con Antonio Mezzabarba, discreto poeta ve-
te il Concilio di Trento, invece, diventarono let- neziano e buon raccoglitore di rime antiche, del-
tere istruttorie e didattiche sulla formazione del le regole della lingua italiana. Era stata da poco
buon principe cattolico. In questo modo, però, si pubblicata l’operetta grammaticale di Francesco
persero le funzioni vere e proprie di questo mo- Fortunio e da Trieste dove si trovava al servizio
dello letterario, seguendo la linea dell’argomen- del vescovo Pietro Bonomo, Muzio ne scriveva
tazione tipica del trattato. Sono in forma più con grande interesse ad Aurelio Vergerio:
55 Borsetto, “Introduzione,” IX. È stato mandato al vescovo mio un libro di
56 Muzio, Il duello del Mutio Iustinopolitano, con le risposte cavalleresche, grammatica volgare, di un messer Francesco
1585. 59 Borsetto, “Introduzione,” LV.
57 Borsetto, “Introduzione,” XIX; Borsetto, “L’Ufficio di scrivere 'in 60 Per quanto riguarda la lingua Muzio favorì la tesi di Dante e Trissi-
suggetto di honore'. Girolamo Muzio 'duellante' 'duellista',” 152. no. Borsetto, “Introduzione,” LV.
58 Borsetto, “Introduzione,” LV. 61 Zenatti, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubbli-
cate nel IV centenario della sua nascita, 5.
girolamo muzio letter ato capodistr iano 31 traeva origine l’intera raccolta.55 zare l’eccessiva lunghezza.59
Certissima cosa è, che lo scrivere delle lette- La forma epistolare, quasi universalmente
re non per altro è stato intodutto, se non per utilizzata dal Muzio, diventò come già detto la
mantenener viva la humana conversatione, “forma stessa del suo scrivere”, utilizzata anche
la quale dalla lontananza essendo interrotta, nelle Risposte cavalleresche, pubblicate separata-
senza quelle se ne verrebbe del tutto à mori- mente o a seguito del Duello, e in alcuni scritti,
re. […] le lettere sono esse le mantenitrici del- pubblicati sotto il titolo di Operette morali e di
la conversazione […].56 Avvertimenti morali. Per ultimo, ma non per im-
portanza, da ricordare ancora un’altra raccolta
Le lettere del Muzio dimostrano il suo sa- dal titolo: Battaglie in difesa dell’italica lingua.60
pere su questioni largamente dibattute nelle cor- Lettere inedite
ti di quel periodo: l’amore, l’astrologia e in par-
ticolare la lingua. Quelle di Muzio possono Il municipio di Capodistria invitò Albino
essere anche argomentazioni morali e didattiche, Zenatti a pubblicare alcune lettere inedite di Gi-
o semplicemente digressioni su luoghi o su per- rolamo Muzio nel quarto Congresso della lega
sonaggi. Tutto ciò ci riporta alla figura dell’eru- nazionale, in occasione del quarto centenario
dito e dell’intellettuale del Cinquecento, in gra- della nascita di quel “valoroso letterato”, che nac-
do di discutere e di approfondire i più disparati que a Padova. Il volume è un’interessante fonte
discorsi. Le lettere servirono però a Muzio come per approfondire la vita e la personalità di Giro-
veicolo privilegiato dei suoi vari duelli su carta di lamo Muzio.
cortigiano-scrittore, per condannare o per assol-
vere, per ricusare o per smentire, per difendere Come dice Zenatti: “Fra i molti letterati che
gli altri o se stesso.57 illustrarono Capodistria, nessuno, in vero, si oc-
cupò degli studi intorno alla nostra lingua più o
Le Vergeriane e le Catholiche possono esse- meglio del Muzio”.61 Dalle regioni del Veneto,
re qualificate come vere e proprie dispute a di- nei primi anni del Cinquecento partirono le teo-
stanza, composte allo scopo di smascherare co- rie che fecero definitivamente trionfare il volgare
loro che si dimostrarono contrari a tutto ciò che sul latino, e la lingua di Dante e Petrarca divenne
esse contenevano.58 veramente lingua letteraria della nazione intera.
Sicuramente il merito principale del movimento
Volendo fare una ripartizione delle lette- cinquecentesco a favore del volgare, spetta al ve-
re di Muzio va detto che all’inizio i temi tratta- neziano Pietro Bembo.
ti furono l’amore e l’amicizia mentre in seguito
discusse temi più specifici come la lingua, l’ono- Nell’isola dalmata d’Arbe, il Muzio discu-
re, la cavalleria e le armi in particolare. Duran- teva con Antonio Mezzabarba, discreto poeta ve-
te il Concilio di Trento, invece, diventarono let- neziano e buon raccoglitore di rime antiche, del-
tere istruttorie e didattiche sulla formazione del le regole della lingua italiana. Era stata da poco
buon principe cattolico. In questo modo, però, si pubblicata l’operetta grammaticale di Francesco
persero le funzioni vere e proprie di questo mo- Fortunio e da Trieste dove si trovava al servizio
dello letterario, seguendo la linea dell’argomen- del vescovo Pietro Bonomo, Muzio ne scriveva
tazione tipica del trattato. Sono in forma più con grande interesse ad Aurelio Vergerio:
55 Borsetto, “Introduzione,” IX. È stato mandato al vescovo mio un libro di
56 Muzio, Il duello del Mutio Iustinopolitano, con le risposte cavalleresche, grammatica volgare, di un messer Francesco
1585. 59 Borsetto, “Introduzione,” LV.
57 Borsetto, “Introduzione,” XIX; Borsetto, “L’Ufficio di scrivere 'in 60 Per quanto riguarda la lingua Muzio favorì la tesi di Dante e Trissi-
suggetto di honore'. Girolamo Muzio 'duellante' 'duellista',” 152. no. Borsetto, “Introduzione,” LV.
58 Borsetto, “Introduzione,” LV. 61 Zenatti, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubbli-
cate nel IV centenario della sua nascita, 5.