Page 26 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
P. 26
dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 26pubblicati postumi dal figlio Giulio Cesare conIl Muzio ammira lo stile di Boccaccio e non
il titolo di Battaglie in difesa dell’italica lingua apprezza quello del Machiavelli, a differenza di
hereditati(1582).25 quanto affermano messer Gabriello e messer Ce-
sano che dicono che Machiavelli sia più dotato
Nel 1530 Muzio si recò a Parigi con il con- di grazia e di eleganza. Secondo il Muzio invece
te Rangone. In questa città conobbe Luigi Ala- il Machiavelli non scrive bene e lui pertanto non
manni con cui poté affrontare il tema che gli sta- ha mai preso spunto dalle sue opere.
va particolarmente a cuore: l’uso della lingua
italiana. E dico che de’ libri del Macchiavelli già è
gran tempo che me ne vennero alcuni in
Nel 1535 si recò a Ferrara, dove ebbe l’oppor- mano, et avendone nella lezion di poche ri-
tunità di conoscere due letterati fiorentini, Bar- ghe il suo stilo e la sua lingua notata, gli gittai
tolomeo Cavalcanti e Gabriele Cesano e le loro da parte, come quegli da’ quali io non pen-
opinioni sulla lingua. I due letterati fiorentini sava di poter raccogliere cosa di tanta utilità,
erano grandi ammiratori dello stile di Machia- di quanto danno potrebbe essere stato quel
velli e criticavano quello di Boccaccio. Muzio af- suo dire alle mie scritture. […] Io non so tro-
fermò il contrario e nella sua opera le Battaglie, var nelle parole di lui cosa che comportabi-
riconobbe ogni grazia dello stile al Boccaccio.26 le mi paia in scrittore che voglia con lode al-
cuna cosa scrivere. Se riguardo alla forma
E per tornare al Boccaccio, istimo io che al- del dire, non so come dir si possa più bassa-
cuno non viva oggi, che in questa lingua mente. Se cerco degli ornamenti, non ne tro-
scriva in prosa con alcuna lode, che da altro vo niuno: anzi mi pare egli esser tutto secco,
volgare scrittore che da lui abbia imparato e digiuno di ogni leggiadria. Poi nella lingua
a scrivere. E se di me mi fosse lecito alcuna egli è tale, che oltra l’usar molte parole latine,
cosa dire, io direi che io ho pure alcuna volta là dove non men belle ne averebbe avute del-
fatto prova di scrivere alcuna cosa: ho scritto le volgari, e nella variazione e nella proprietà
di molte e di varie lettere; ho scritto in sug- de’ verbi egli è tutto cieco; usa male i nomi,
getto di duello; ho scritto alcuna cosa mo- e peggio i pronomi; non sa ben collocare né
rale; et a materie di più dignità sono ancora articoli né adverbii: et in somma tanto sa del-
trapassato. Né ho io alcuna cosa scritto con le osservazioni della lingua, quanto chi non
alcuna diligenza, che io scritta non l’abbia in ne sa niente..28
quella lingua che dalle novelle del Boccac-
cio ho imparata. Né infino ad ora mi pento Le Battaglie in difesa dell’italica lingua, è
di averla imparata tale. Non mi siano queste l’opera di Muzio che, escludendo il settore reli-
parole di me apposte a vizio, che io per altro a gioso, poetico e cavalleresco, si può oggi ritenere
dirle non mi sono condutto, se non per argo- quella di maggiore rilevanza culturale.
mento: che io tale dalla imitazione del Boc-
caccio in tante maniere di dire mi sono avan- L’opera, concepita forse già nel 1530, fu pub-
zato, non si doverà negare che gli uomini di blicata solo nel 1582, accompagnata inoltre da let-
rara dottrina e di chiaro ingegno non siano tere indirizzate ai maggiori esponenti che si oc-
per trattar con quella ogni altissimo sugget- cuparono della questione della lingua.29
to.27
Secondo Bonora, in questi scritti Muzio
25 “Il Muzio grammatico, secondo un libro recente,” Pagine istriane n.6 diede prova migliore del suo acume, sostenendo
(1909): 132-133. l’italianità del volgare, rifacendosi ad una lingua
colta, da apprendere attraverso lo studio severo
26 Nives Zudič Antonič, Storia e Antologia della letteratura italiana di
Capodistria, Isola e Pirano, 98. 28 Muzio, Battaglie di Hieronimo Mutio giustinopolitano, per diffesa
dell’italica lingua, con alcune lettere a gl’infrascritti nobili spiriti, 4r.
27 Girolamo Muzio, Battaglie di Hieronimo Mutio giustinopolitano, per
diffesa dell’italica lingua, con alcune lettere a gl’infrascritti nobili spiriti 29 Aldo Cherini e Paolo Grio, Le famiglie di Capodistria: notizie storiche
(Venezia, 1582), 1r. ed araldiche (Trieste: Famea Capodistriana, 1998), 171.
   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31