Page 32 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 32dalmatino; la quale a me è stata cara di vede-te è stato non, come dicono, censurato ma
re, perché egli insegna di molte cose, e della tonsurato, in maniera che lo hanno fatto ri-
hereditatiortografia, e della proprietà della lingua, del- maner toso: ché ne ha levate ventisei novel-
la variazion de’ nomi e de’ verbi.[….] E dob- le intere e molti squarci soppresso qua e là.
biam sperar di vedere che la lingua in questo E poi lo hanno dato a me, che debba rasset-
non si fermerà, che’ ne avremo anche degli tarlo e legarlo assieme là dove essi lo hanno
altri scrittori.62 guasto e disciolto! Dalla qual cosa io non
sono per prenderne fatica alcuna, se non mi
Albino Zenatti definisce il libro come un rimettono la impresa a me di correggerlo in
semplice saggio di molte lettere inedite. tal modo, che lo netterà di tutte le cose che
sono dette con poca reverenza di Dio; e per
Complessivamente ne contiene 24, scritte sodisfare ancora loro, leverò via tutte quelle
dopo i sessant’anni, quando in seguito a una gra- cose che in generale sono dette contro i frati;
vissima malattia, avvenne quella profonda con- che se si volesse levar tutto quello che è detto
versione dell’animo del Muzio, trasformandolo contro ogni particolare, ci resterebbe poco
in un dotto e serissimo moralista e teologo. Leg- da leggere di quel libro!65
gendo la sua biografia è chiaro che fu amico di
vescovi, di patriarchi, familiare di cardinali e di Nelle lettere indirizzate al duca è curiosa la
papi, di due santi, per la precisione di Carlo Bor- profonda confidenza con la quale scrive al suo Si-
romeo e Pio V.63 gnore. In ogni modo la lista dei principi che gio-
varono e si affezionarono al Muzio, a cominciare
Tra i testi più interessanti del volume si pos- dal Marchese del Vasto, per finire con France-
sono considerare quelli che compose a Roma, sco de’ Medici, fu molto lunga. Ai lettori capo-
tutto impegnato a rivedere e a rassettare i gran- distriani saranno sicuramente più interessanti e
di scrittori al servizio della censura ecclesiastica. care le lettere che scrisse al nipote Maurizio, nelle
Il suo intento fu quello di salvare il più possibi- quali Muzio difese il suo poema, L’Egida, scritto
le e il meglio di scrittori e poeti. Questo incarico in gloria di Capodistria. L’autore era dispiaciu-
era assegnato il più delle volte ai frati, con i quali to al notare che la sua opera era poco apprezza-
Muzio non aveva un buon rapporto. ta dai suoi concittadini. L’Egida, secondo Albi-
no Zenatti, si staccava dai soliti poemi dell’epoca
Nella sua opera le Battaglie, riconobbe ogni ed era la dimostrazione del profondo affetto che
grazia dello stile al Boccaccio, sulla quale non Muzio nutriva per la sua terra.66
volle metterci sopra le mani. Lo fece invece nei
Discorsi e nell’Arte della guerra di Machiavel- La lirica, la poetica, il poema epico e gli scritti
li. Pur apprezzandolo meno come scrittore, Mu- sul comportamento
zio si dimostrò comunque diligente e prudente Al centro della lirica di Muzio si colloca il suo
nel “sistemare” il suo lavoro visto che si rendeva amore per la bella e raffinata cortigiana Tullia
conto della “sconvenienza” e della “sconcezza” di d’Aragona a cui dedica sonetti, canzoni e parec-
questi procedimenti.64 Scriveva al Duca d’Urbi- chie egloghe.
no:
Le Egloghe67 sono divise in cinque libri: Le
Ho pensato che essi danno questa impresa Amorose, Le Marchesane, Le Illustri, Le Lugubri,
ad alcuno, la potranno dare a qualche parte
che ne farà quello che ha fatto un altro del- 65 Muzio, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubblica-
le novelle del Boccaccio, il quale da un fra- te nel IV centenario della sua nascita, 30-31.

62 Muzio, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubblica- 66 Zenatti, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubblicate
te nel IV centenario della sua nascita, 11. nel IV centenario della sua nascita .

63 Zenatti, Lettere inedite di Girolamo Muzio Giustinopolitano: pubbli- 67 Componimento poetico solitamente di argomento pastorale o di
cate nel IV centenario della sua nascita, 8-9. forma amebea.

64 Benedetto Croce, “Scritti di storia e politica,” in Poeti e scrittori del
pieno Rinascimento. Vol. I (Bari: Laterza, 1945), 205.
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