Page 38 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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dia universitatis her editati, letnik 4 (2016), številk a 2 38gno, cioè, di una vita felice dei campi e dei pasto-che i personaggi sono un travestimento pastora-
ri, paradiso terrestre al di là della storia, che gli le di certe figure della corte estense: Licori è Lu-
hereditatiuomini avrebbero perduto per l’invenzione del-crezia Bendidio, Elpino il vecchio innamorato di
la cosiddetta civiltà. In tal senso la poesia idilli- Licori, è il Pigna, sotto l’aspetto di Batto si na-
ca divenne sempre più sinonimo di poesia agre- sconde il Guarini, ecc.4
ste e pastorale.2
L’Aminta è, per così dire, la corte che con-
Il dramma pastorale rispetta le unità del te- templa se stessa staccandosi momentaneamente
atro classico e la sua caratteristica è quella di rap- dalla realtà e rifugiandosi in un sogno di bellez-
presentare vicende tristi che però si concludono za e di armonia naturale. È ancora un prodotto
con un lieto fine, soddisfando le esigenze dell’ar- del Rinascimento maturo, che però rivela i segni
tista rinascimentale, perché la massima aspira- dell’imminente decadenza. La sensualità, l’ero-
zione del poeta di corte cinquecentesco è il sogno tismo sono al centro della fragile vicenda. Si veda
di sublimazione e rispecchiamento del proprio il coro dell’Atto I che celebra l’eden primitivo:
travaglio esistenziale, proiettato in un mondo “O bella età dell’oro...”, in cui il piacere era il
consapevolmente ormai ritenuto fittizio e artifi- massimo fine della vita, e la regola “se piace, ei li-
ciale, e insieme espressione idealizzata del dram- ce”;5 ma già un velo di malinconia attenua la gio-
ma della passione . Da ciò l’esigenza del travesti- ia di vivere e godere, e il dramma manca di azio-
mento teatrale dei personaggi della corte, in cui ne e si stempera in effusione lirica.6
gli stessi cortigiani si rappresentano e si contem-
plano come su un palcoscenico.3 Il Pastor Fido (1590), dramma pastorale o,
meglio, tragicommedia come l’autore stesso pre-
Di uno sviluppo drammatico dell’egloga, feriva chiamarlo, perché si proponeva di fonde-
che diventa sempre più complessa, assumendo re gli elementi della tragedia e della commedia
motivi della commedia, della tragedia e della far- classica. Infatti, egli deriva dalla tragedia la sta-
sa, si possono seguire le tracce sin dai primi de- tura eroica di certi personaggi e la drammatici-
cenni del Cinquecento; ma di un vero e proprio tà, spesso solo fittizia, dell’intrecciarsi di eventi
dramma pastorale non si può parlare prima del sorprendenti, e dalla commedia il programmato
1554, quando fu recitato a Ferrara il Sacrificio di smorzarsi e il sorridente e garbato sciogliersi del-
Agostino Beccari, ferrarese (1510 c. – 1590), in cui le passioni nella grazia dell’idillio.7
le semplici scene pastorali si sviluppano in rego-
lare assetto drammatico e in cinque atti. Il suo scopo, come afferma Guarini, non è
ammaestrare moraleggiando, ma solo dilettare i
In Italia i più importanti drammi pastora- suoi lettori; e siccome non c’è diletto senza soffe-
li del Cinquecento sono l’Aminta del Tasso e il renza, come non c’è corpo senza ombra, mescola
Pastor fido, del ferrarese Battista Guarini (1538- il tragico e l’elegiaco col comico, per creare ten-
1612). L’Aminta è una favola pastorale rappresen- sioni e attesa cui deve seguire appagamento e ri-
tata nel luglio del 1573 nell’isola di Belvedere sul lassatezza.8
Po, davanti alla corte estense.
È evidente l’intenzione del Guarini di supe-
Gli studiosi hanno segnalato tutte le fonti rare l’Aminta del Tasso, ma l’Aminta è un’opera
di questa favola: Teocrito, Mosco, Virgilio, Ovi- di maggior respiro sentimentale e unità espressi-
dio, Petrarca, Poliziano, Sannazzaro, ecc. Si trat- va e stilistica rispetto a quella del Guarini, dove,
ta quindi di un’opera molto letteraria per il con- tuttavia, per il gusto della magnificenza orna-
tenuto, ma quello che è più importante è il tono
tutto personale con cui la materia è raccontata e 4 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
liricamente espressa. Inoltre, è rilevante il fatto 5 “Tutto ciò che piace, è lecito”.
6 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
2 Mario Sansone, Disegno storico della letteratura italiana (Milano: 7 Alberto Asor Rosa, Sintesi di storia della letteratura italiana (Firenze:
Principato, 1963).
La Nuova Italia, 1978).
3 Alberto Asor Rosa, Storia della letteratura italiana (Firenze: La Nuo- 8 Battista Guarini, Compendio della poesia tragicomica (Venezia: Gio-
va Italia, 1985).
vanni Battista Ciotti, 1601).
ri, paradiso terrestre al di là della storia, che gli le di certe figure della corte estense: Licori è Lu-
hereditatiuomini avrebbero perduto per l’invenzione del-crezia Bendidio, Elpino il vecchio innamorato di
la cosiddetta civiltà. In tal senso la poesia idilli- Licori, è il Pigna, sotto l’aspetto di Batto si na-
ca divenne sempre più sinonimo di poesia agre- sconde il Guarini, ecc.4
ste e pastorale.2
L’Aminta è, per così dire, la corte che con-
Il dramma pastorale rispetta le unità del te- templa se stessa staccandosi momentaneamente
atro classico e la sua caratteristica è quella di rap- dalla realtà e rifugiandosi in un sogno di bellez-
presentare vicende tristi che però si concludono za e di armonia naturale. È ancora un prodotto
con un lieto fine, soddisfando le esigenze dell’ar- del Rinascimento maturo, che però rivela i segni
tista rinascimentale, perché la massima aspira- dell’imminente decadenza. La sensualità, l’ero-
zione del poeta di corte cinquecentesco è il sogno tismo sono al centro della fragile vicenda. Si veda
di sublimazione e rispecchiamento del proprio il coro dell’Atto I che celebra l’eden primitivo:
travaglio esistenziale, proiettato in un mondo “O bella età dell’oro...”, in cui il piacere era il
consapevolmente ormai ritenuto fittizio e artifi- massimo fine della vita, e la regola “se piace, ei li-
ciale, e insieme espressione idealizzata del dram- ce”;5 ma già un velo di malinconia attenua la gio-
ma della passione . Da ciò l’esigenza del travesti- ia di vivere e godere, e il dramma manca di azio-
mento teatrale dei personaggi della corte, in cui ne e si stempera in effusione lirica.6
gli stessi cortigiani si rappresentano e si contem-
plano come su un palcoscenico.3 Il Pastor Fido (1590), dramma pastorale o,
meglio, tragicommedia come l’autore stesso pre-
Di uno sviluppo drammatico dell’egloga, feriva chiamarlo, perché si proponeva di fonde-
che diventa sempre più complessa, assumendo re gli elementi della tragedia e della commedia
motivi della commedia, della tragedia e della far- classica. Infatti, egli deriva dalla tragedia la sta-
sa, si possono seguire le tracce sin dai primi de- tura eroica di certi personaggi e la drammatici-
cenni del Cinquecento; ma di un vero e proprio tà, spesso solo fittizia, dell’intrecciarsi di eventi
dramma pastorale non si può parlare prima del sorprendenti, e dalla commedia il programmato
1554, quando fu recitato a Ferrara il Sacrificio di smorzarsi e il sorridente e garbato sciogliersi del-
Agostino Beccari, ferrarese (1510 c. – 1590), in cui le passioni nella grazia dell’idillio.7
le semplici scene pastorali si sviluppano in rego-
lare assetto drammatico e in cinque atti. Il suo scopo, come afferma Guarini, non è
ammaestrare moraleggiando, ma solo dilettare i
In Italia i più importanti drammi pastora- suoi lettori; e siccome non c’è diletto senza soffe-
li del Cinquecento sono l’Aminta del Tasso e il renza, come non c’è corpo senza ombra, mescola
Pastor fido, del ferrarese Battista Guarini (1538- il tragico e l’elegiaco col comico, per creare ten-
1612). L’Aminta è una favola pastorale rappresen- sioni e attesa cui deve seguire appagamento e ri-
tata nel luglio del 1573 nell’isola di Belvedere sul lassatezza.8
Po, davanti alla corte estense.
È evidente l’intenzione del Guarini di supe-
Gli studiosi hanno segnalato tutte le fonti rare l’Aminta del Tasso, ma l’Aminta è un’opera
di questa favola: Teocrito, Mosco, Virgilio, Ovi- di maggior respiro sentimentale e unità espressi-
dio, Petrarca, Poliziano, Sannazzaro, ecc. Si trat- va e stilistica rispetto a quella del Guarini, dove,
ta quindi di un’opera molto letteraria per il con- tuttavia, per il gusto della magnificenza orna-
tenuto, ma quello che è più importante è il tono
tutto personale con cui la materia è raccontata e 4 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
liricamente espressa. Inoltre, è rilevante il fatto 5 “Tutto ciò che piace, è lecito”.
6 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
2 Mario Sansone, Disegno storico della letteratura italiana (Milano: 7 Alberto Asor Rosa, Sintesi di storia della letteratura italiana (Firenze:
Principato, 1963).
La Nuova Italia, 1978).
3 Alberto Asor Rosa, Storia della letteratura italiana (Firenze: La Nuo- 8 Battista Guarini, Compendio della poesia tragicomica (Venezia: Gio-
va Italia, 1985).
vanni Battista Ciotti, 1601).