Page 39 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatismentale e per il risalto che hanno i momenti liri- elegante e colta, sensibile alle galanterie e svene-
diffusione del dr amma pastor ale in istr ia 39 ci su quelli descrittivi, già prelude alla grande po- volezze studiate dell’ambiente cortigiano e cu-
esia e alla musica barocca. Anche l’erotismo e la riale.11
celebrazione della pura sensualità sono elemen-
ti dominanti in questo dramma pastorale che in- Il gusto cui abbiamo accennato del travesti-
dulge al piacere senza problemi e scrupoli mora- mento, induce i poeti a darsi degli pseudonimi
listici.9 idillico-pastorali. Le donne amate, coerentemen-
te, si chiamano Filli, Nice, Nerina, nome che in-
Va comunque ricordato che sia il Guarini contriamo, p. es., in queste strofe di Paolo Rol-
che il Tasso sono uomini del loro tempo: ambe- li (da L’Inverno, quinto libro delle sue Rime):12
due uomini di corte, e partecipi di quel sogno di
fuga dalla rumorosità mondana, nella pace idil- “La neve è alla montagna
liaco-campestre che era un connotato tipico del- l’inverno s’avvicina:
la cultura cortigiana. bellissima Nerina
che mai sarà di me?
L’ispirazione idillica e pastorale I giorni brevi e rigidi,
dell’Arcadia le notti aspre e lunghissime
Nell’ottobre del 1690 a Roma, un gruppo di po- come potrò mai vivere
eti e intellettuali si costituirono in una nuova ac- cara, lontan da te?” 13
cademia cui dettero il nome di Arcadia. I mag-
giori ispiratori e iniziatori di tale movimento, La semplicità proposta dagli Arcadi è certa-
che si richiamava all’antica poesia idillica, buco- mente raggiunta in questi versi. La successione di
lica e pastorale, furono Giovan Mario Crescim- settenari intreccia abilmente quella musica insie-
beni e Gian Vincenzo Gravina. me saltellante e sospirosa che si ritroverà nel Me-
tastasio, e che è connotato saliente caratteristi-
I poeti aderenti all’Arcadia predilessero, in co dei poeti arcadici, fra i quali Carlo Innocenzo
opposizione al gusto barocco ancora dominante, Frugoni, Giovan Battista Zappi, Aurelio Berto-
un linguaggio d’ispirazione classicistica voluta- la. Dello Zappi c’è da dire che l’eccesso di dol-
mente semplice e lineare, adatto al genere della cezza delle sue liriche gli meritò l’attributo dato-
poesia bucolica, in cui cortigiani e dame (come gli dal Baretti di inzuccheratissimo.14 Ed è questo,
nell’Aminta tassiana) travestiti in pastori, pasto- infatti, il limite della poetica e del linguaggio ar-
relle e ninfe si muovevano su uno sfondo campe- cadici, anche se in essi è tuttavia riconoscibile
stre sereno, tipico della tradizione idillica, sim- spesso uno schietto amore per la Natura e l’aspi-
boleggiante l’antico sogno di fuga dalla triste razione a uno stile di vita sereno e remoto dalle
realtà della vita.10 convenzioni tormentose della civiltà urbana.
Acutamente il Gravina definì l’Arcadia: Il dramma pastorale in Istria
“un sogno in vista della ragione”, riassumendo In Istria il dramma pastorale è legato per lo più
abilmente in una sigla la matrice razionalistica alle Accademie, che furono un segno distintivo
(ma di stampo moderato) di questa poetica. dell’età rinascimentale. Esse comparvero dappri-
ma come semplici associazioni erudite, per tra-
Immagini campestri molto convenzionali sformarsi successivamente in un sodalizio dota-
costituiscono il palcoscenico su cui si atteggia- to di norme e leggi particolari. La caratteristica
no in pose languide e sospirose amanti e ama-
te fra parrucche e trine che, nei momenti poeti- 11 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana..
ci più fortunati, sospendono in una nube soffusa 12 Quello delle stagioni fu un genere diffuso nel Settecento.
di ciprie e profumi i poetici segni di una società 13 Paolo Rolli, De’ poetici componimenti del Signor Paolo Rolli: divisi in tre li-
9 Natalino Sapegno, Compendio di storia della letteratura italiana (Fi- bri (Venezia: Bartolommeo Occhi, 1761), 229.
renze: La Nuova Italia, 1951). 14 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
10 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
diffusione del dr amma pastor ale in istr ia 39 ci su quelli descrittivi, già prelude alla grande po- volezze studiate dell’ambiente cortigiano e cu-
esia e alla musica barocca. Anche l’erotismo e la riale.11
celebrazione della pura sensualità sono elemen-
ti dominanti in questo dramma pastorale che in- Il gusto cui abbiamo accennato del travesti-
dulge al piacere senza problemi e scrupoli mora- mento, induce i poeti a darsi degli pseudonimi
listici.9 idillico-pastorali. Le donne amate, coerentemen-
te, si chiamano Filli, Nice, Nerina, nome che in-
Va comunque ricordato che sia il Guarini contriamo, p. es., in queste strofe di Paolo Rol-
che il Tasso sono uomini del loro tempo: ambe- li (da L’Inverno, quinto libro delle sue Rime):12
due uomini di corte, e partecipi di quel sogno di
fuga dalla rumorosità mondana, nella pace idil- “La neve è alla montagna
liaco-campestre che era un connotato tipico del- l’inverno s’avvicina:
la cultura cortigiana. bellissima Nerina
che mai sarà di me?
L’ispirazione idillica e pastorale I giorni brevi e rigidi,
dell’Arcadia le notti aspre e lunghissime
Nell’ottobre del 1690 a Roma, un gruppo di po- come potrò mai vivere
eti e intellettuali si costituirono in una nuova ac- cara, lontan da te?” 13
cademia cui dettero il nome di Arcadia. I mag-
giori ispiratori e iniziatori di tale movimento, La semplicità proposta dagli Arcadi è certa-
che si richiamava all’antica poesia idillica, buco- mente raggiunta in questi versi. La successione di
lica e pastorale, furono Giovan Mario Crescim- settenari intreccia abilmente quella musica insie-
beni e Gian Vincenzo Gravina. me saltellante e sospirosa che si ritroverà nel Me-
tastasio, e che è connotato saliente caratteristi-
I poeti aderenti all’Arcadia predilessero, in co dei poeti arcadici, fra i quali Carlo Innocenzo
opposizione al gusto barocco ancora dominante, Frugoni, Giovan Battista Zappi, Aurelio Berto-
un linguaggio d’ispirazione classicistica voluta- la. Dello Zappi c’è da dire che l’eccesso di dol-
mente semplice e lineare, adatto al genere della cezza delle sue liriche gli meritò l’attributo dato-
poesia bucolica, in cui cortigiani e dame (come gli dal Baretti di inzuccheratissimo.14 Ed è questo,
nell’Aminta tassiana) travestiti in pastori, pasto- infatti, il limite della poetica e del linguaggio ar-
relle e ninfe si muovevano su uno sfondo campe- cadici, anche se in essi è tuttavia riconoscibile
stre sereno, tipico della tradizione idillica, sim- spesso uno schietto amore per la Natura e l’aspi-
boleggiante l’antico sogno di fuga dalla triste razione a uno stile di vita sereno e remoto dalle
realtà della vita.10 convenzioni tormentose della civiltà urbana.
Acutamente il Gravina definì l’Arcadia: Il dramma pastorale in Istria
“un sogno in vista della ragione”, riassumendo In Istria il dramma pastorale è legato per lo più
abilmente in una sigla la matrice razionalistica alle Accademie, che furono un segno distintivo
(ma di stampo moderato) di questa poetica. dell’età rinascimentale. Esse comparvero dappri-
ma come semplici associazioni erudite, per tra-
Immagini campestri molto convenzionali sformarsi successivamente in un sodalizio dota-
costituiscono il palcoscenico su cui si atteggia- to di norme e leggi particolari. La caratteristica
no in pose languide e sospirose amanti e ama-
te fra parrucche e trine che, nei momenti poeti- 11 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana..
ci più fortunati, sospendono in una nube soffusa 12 Quello delle stagioni fu un genere diffuso nel Settecento.
di ciprie e profumi i poetici segni di una società 13 Paolo Rolli, De’ poetici componimenti del Signor Paolo Rolli: divisi in tre li-
9 Natalino Sapegno, Compendio di storia della letteratura italiana (Fi- bri (Venezia: Bartolommeo Occhi, 1761), 229.
renze: La Nuova Italia, 1951). 14 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.
10 Asor Rosa, Storia della letteratura italiana.