Page 51 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 4(2) (2016)
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ia universitatisrilievo. Dentro a questo quadro si muovono per- e storie divise. Il terreno entro il quale gli intel-
lingua e identità nel carteggio degli intellettuali fiumani (1960-1987) 51 sonaggi diversi tra di loro, ma concordi nell’affi- lettuali si muovono non è esclusivamente quel-
dare al discorso culturale la missione di costruire lo della memoria individuale, bensì è quello della
ponti tra culture differenti. Il ruolo degli intel- memoria collettiva di un popolo. «Il fenomeno
lettuali e dei mediatori culturali fiumani che si della memoria, nella molteplicità dei suoi aspetti,
impegnano nell’avvicinare letterature diverse e non è solo interdisciplinare, nel senso di non po-
si cimentano in traduzioni da una lingua all’al- ter essere oggetto di una sola disciplina, ma an-
tra, diviene un anello di congiunzione importan- che controverso e contradditorio all’interno del-
te all’interno di un quadro pluriculturale, che di le singole discipline»5 e le vicende storiche che
fatto incarna lo spirito della città quarnerina. Ed hanno interessato Fiume, l’Istria e le isole, pri-
è proprio questa specificità del retroterra cultu- vandole in gran parte della componente italiana,
rale fiumano a suscitare l’interesse degli studio- sono divenute oggetto di riflessione letteraria, e
si ad ampia scala. non solo, in virtù del condizionamento recipro-
co che esiste tra letteratura e storia hanno forte-
Sono molti i nomi di intellettuali fiuma- mente delineato il discorso letterario.
ni a cui va riconosciuto il merito di aver tessu-
to una così ricca storia culturale, tra questi spic- Ma nel considerare il fenomeno della me-
cano quelli di Widmar, Ramous e Morovich. La moria collettiva nella sua diversità e contraddit-
scrittura è insieme la base della realtà sociale, del- torietà dobbiamo inevitabilmente fare i conti an-
la nostra coscienza e del nostro pensiero e la pra- che con la memoria del dolore. Sottolinea Nelida
tica letteraria si presta per definizione a funzio- Milani che «l’identità personale è fondata sul-
ne di archivio della memoria. Se siamo concordi la memoria, sulla propria autobiografia. Anche
nell’affermare che nella memoria di un popolo la sofferenza ha un ruolo nell’identità, un ruo-
è intrinseco il concetto d’identità, allora le cor- lo positivo»6 e la storia dell’area istro-quarneri-
rispondenze epistolari divengono materiale pre- na è fatta anche della memoria del dolore, è un
zioso per indagare specifici periodi storici e for- valore del codice genetico dei suoi abitanti. «La
me di pensiero. All’interno della storia della memoria dà la capacità agli individui di aver co-
gente di confine intessuta da rimandi, alti e bas- scienza di permanere se stessi attraverso il tem-
si, scontri e conflitti, i carteggi diventano mate- po e attraverso tutte le fratture dell’esperienza.
riale pregiato per ricucire i lembi della storia con Quindi l’identità personale viene connessa a una
la S maiuscola. I pensieri, gli stati d’animo e le fondazione orizzontale, la quale mette in relazio-
posizioni a volte molto dure nei confronti di spe- ne gli istanti, le ore, i giorni della nostra esistenza
cifiche vicende storiche che emergono dai carteg- con tutto l’arco della nostra vita organica. Quel-
gi ci permettono di interpretare momenti storici la della memoria collettiva è soltanto un’analo-
particolari. Partendo dal presupposto che la me- gia».7
moria debba essere intesa come categoria indi-
spensabile per capire il presente, allora il narrare La memoria rappresenta un terreno d’inda-
allargato al discorso confidenziale delle lettere va gine di grandissima attualità. «Il terreno della
inteso come parte integrante dell’esistenza uma- memoria è dinamico, conflittuale, un luogo in
na che è «come la vita, esiste di per sé, è interna- cui i ricordi non giacciono statici in successione
zionale, trans-storica, trans-culturale».4 La let- […] ma sono legati ad affetti, appartenenze, giu-
teratura di confine e soprattutto i carteggi tra gli dizi, valori, interessi»8 e il carteggio, inteso quale
intellettuali costituiscono piattaforme per co-
noscere realtà diverse, proiezioni di vita da cui 5 Aleida Assmann, Ricordare. Forme e mutamenti della memoria cultu-
emergono valori, mentalità, culture a contatto rale (Bologna: Il Mulino, 2002), 17.
4 Roland Barthes, “Introduzione all’analisi strutturale dei racconti”, 6 Nelida Milani, “Appartenenza e separazione”, Civiltà istriana, ricer-
in L’analisi del racconto (Milano: Bompiani, 1996), 7. che e proposte. Etnia extra serie, n.1 (1998): 289.
7 Milani, “Appartenenza e separazione,” 289.
8 Paolo Jedlowski, Il senso del passato. Per una sociologia della memoria
(Milano: Franco Angeli, 1991), 9.
lingua e identità nel carteggio degli intellettuali fiumani (1960-1987) 51 sonaggi diversi tra di loro, ma concordi nell’affi- lettuali si muovono non è esclusivamente quel-
dare al discorso culturale la missione di costruire lo della memoria individuale, bensì è quello della
ponti tra culture differenti. Il ruolo degli intel- memoria collettiva di un popolo. «Il fenomeno
lettuali e dei mediatori culturali fiumani che si della memoria, nella molteplicità dei suoi aspetti,
impegnano nell’avvicinare letterature diverse e non è solo interdisciplinare, nel senso di non po-
si cimentano in traduzioni da una lingua all’al- ter essere oggetto di una sola disciplina, ma an-
tra, diviene un anello di congiunzione importan- che controverso e contradditorio all’interno del-
te all’interno di un quadro pluriculturale, che di le singole discipline»5 e le vicende storiche che
fatto incarna lo spirito della città quarnerina. Ed hanno interessato Fiume, l’Istria e le isole, pri-
è proprio questa specificità del retroterra cultu- vandole in gran parte della componente italiana,
rale fiumano a suscitare l’interesse degli studio- sono divenute oggetto di riflessione letteraria, e
si ad ampia scala. non solo, in virtù del condizionamento recipro-
co che esiste tra letteratura e storia hanno forte-
Sono molti i nomi di intellettuali fiuma- mente delineato il discorso letterario.
ni a cui va riconosciuto il merito di aver tessu-
to una così ricca storia culturale, tra questi spic- Ma nel considerare il fenomeno della me-
cano quelli di Widmar, Ramous e Morovich. La moria collettiva nella sua diversità e contraddit-
scrittura è insieme la base della realtà sociale, del- torietà dobbiamo inevitabilmente fare i conti an-
la nostra coscienza e del nostro pensiero e la pra- che con la memoria del dolore. Sottolinea Nelida
tica letteraria si presta per definizione a funzio- Milani che «l’identità personale è fondata sul-
ne di archivio della memoria. Se siamo concordi la memoria, sulla propria autobiografia. Anche
nell’affermare che nella memoria di un popolo la sofferenza ha un ruolo nell’identità, un ruo-
è intrinseco il concetto d’identità, allora le cor- lo positivo»6 e la storia dell’area istro-quarneri-
rispondenze epistolari divengono materiale pre- na è fatta anche della memoria del dolore, è un
zioso per indagare specifici periodi storici e for- valore del codice genetico dei suoi abitanti. «La
me di pensiero. All’interno della storia della memoria dà la capacità agli individui di aver co-
gente di confine intessuta da rimandi, alti e bas- scienza di permanere se stessi attraverso il tem-
si, scontri e conflitti, i carteggi diventano mate- po e attraverso tutte le fratture dell’esperienza.
riale pregiato per ricucire i lembi della storia con Quindi l’identità personale viene connessa a una
la S maiuscola. I pensieri, gli stati d’animo e le fondazione orizzontale, la quale mette in relazio-
posizioni a volte molto dure nei confronti di spe- ne gli istanti, le ore, i giorni della nostra esistenza
cifiche vicende storiche che emergono dai carteg- con tutto l’arco della nostra vita organica. Quel-
gi ci permettono di interpretare momenti storici la della memoria collettiva è soltanto un’analo-
particolari. Partendo dal presupposto che la me- gia».7
moria debba essere intesa come categoria indi-
spensabile per capire il presente, allora il narrare La memoria rappresenta un terreno d’inda-
allargato al discorso confidenziale delle lettere va gine di grandissima attualità. «Il terreno della
inteso come parte integrante dell’esistenza uma- memoria è dinamico, conflittuale, un luogo in
na che è «come la vita, esiste di per sé, è interna- cui i ricordi non giacciono statici in successione
zionale, trans-storica, trans-culturale».4 La let- […] ma sono legati ad affetti, appartenenze, giu-
teratura di confine e soprattutto i carteggi tra gli dizi, valori, interessi»8 e il carteggio, inteso quale
intellettuali costituiscono piattaforme per co-
noscere realtà diverse, proiezioni di vita da cui 5 Aleida Assmann, Ricordare. Forme e mutamenti della memoria cultu-
emergono valori, mentalità, culture a contatto rale (Bologna: Il Mulino, 2002), 17.
4 Roland Barthes, “Introduzione all’analisi strutturale dei racconti”, 6 Nelida Milani, “Appartenenza e separazione”, Civiltà istriana, ricer-
in L’analisi del racconto (Milano: Bompiani, 1996), 7. che e proposte. Etnia extra serie, n.1 (1998): 289.
7 Milani, “Appartenenza e separazione,” 289.
8 Paolo Jedlowski, Il senso del passato. Per una sociologia della memoria
(Milano: Franco Angeli, 1991), 9.