Page 25 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 5(2) (2017)
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ia universitatisla guerra sociale.14 Quando il senato rifiutò per in tutte le trentacinque, quante ce n’erano nello
l’ennesima volta di conferire agli alleati la citta- stato romano. I conflitti si protrassero ancora per
icambiamentietnicisullapenisolaItalicadallaguerrasocialeallamortedell’imperatoreaugusto 25 dinanza romana, il tribuno Livio Druso fu assas- un anno nella zona dei Sanniti, ai quali venne in
sinato e nel 91 a. C. gli alleati si ribellarono pro- aiuto anche il re del Ponto Mitridate. Nell’anno
vocando la guerra sociale (91 – 89 a. C.). Otto 88 a. C. comunque tutte le ostilità terminarono e
tribù italiche si allearono in una confederazione tutta la penisola divenne ager romanus.
politica anti-romana, chiamata Italia con la ca-
pitale nella città di Corfino (al centro geografi- La conclusione della guerra sociale con l’ap-
co della penisola) ribattezzata per l’occasione an- provazione delle leggi però rappresenta “un pun-
ch’essa in Italia, ovvero nella lingua degli Oschi to di svolta, quando Roma decise di diventare da
in Viteliu. La confederazione coniò anche il pro- una città stato con comunità alleate legate con
prio denaro, sul quale era raffigurato il toro ita- i trattati (in posizione legalmente inferiore) ad
lico che aggredisce e sbrana la lupa romana. I so- uno stato anche territorialmente allargato, nel
cii avevano quindi completamente abbandonato quale tutti i liberi cittadini hanno una cittadi-
il progetto iniziale di diventare parte dello stato nanza unitaria (…). Quelle comunità che pri-
romano e si prefissero uno scopo contrario, cioè ma erano formate dai Latini e dai socii, si sono
formare una nuova entità politica, lo stato itali- estinte con l’introduzione di una cittadinan-
co. Gli ideatori del nuovo stato furono i Sanni- za romana uguale per tutti. L’assegnazione del-
ti e i Marsi che erano nel contempo i più acerri- la cittadinanza romana agli abitanti di tutta l’I-
mi nemici dell’espansione romana sulla penisola talia è diventata la base per la formazione di una
italica, gli Etruschi e gli Umbri invece decisero di coscienza italica e del senso di appartenenza alla
non prendere parte alla confederazione italica15. comunità italica. Questi cambiamenti etnici si
sono poi conclusi nel periodo del principato au-
All’inizio della sedizione i Romani subiro- gusteo.”16
no molte sconfitte, perché non avevano a dispo-
sizione quella forza bellica che prima l’offrivano Molti ricercatori sono convinti nel pensare
gli alleati; potevano solo contare sull’aiuto dei che con la guerra sociale il processo di romaniz-
Galli della Cisalpina e dei soldati che arrivava- zazione delle popolazioni italiche abbia avuto un
no da lontano. Dopo i successi ottenuti dagli Ita- risvolto decisivo: il rapporto del popolo romano
lici, si aggregarono a loro anche gli Etruschi e gli verso gli abitanti della penisola italica cambiò ra-
Umbri. L’anno successivo i Romani decisero di dicalmente: mentre prima della guerra il senato
risolvere la questione con la Lex Iulia de civita- romano aveva perennemente rifiutato la cittadi-
te, secondo la quale fu concessa la cittadinanza a nanza agli Italici e non si preoccupava di aggre-
quegli alleati che restarono fedeli a Roma, e poco gare tutte le popolazioni italiche in una tradi-
dopo con la Lex Plautia Papiria dedicata a quelli zione culturale comune, dopo la guerra sociale
che in sessanta giorni avrebbero abbandonato le i Romani cercavano assiduamente di introdur-
armi e si sarebbero aggregati ai Romani, lo status re sulla penisola italica un comune sentire ita-
di latinus fu invece attribuito agli abitanti del- lico affinché tutti gli abitanti si sentissero parte
la Gallia Cisalpina (Lex Pompeia de Transpada- di una sola comunità, come se tutti avessero una
nis). Già queste leggi cambiarono l’assetto poli- tradizione comune e delle radici comuni, cosa
tico della penisola, nonostante la forza politica che Augusto riuscì ad ottenere: “il latino era par-
dei socii era rimasta limitata, dato che erano sta- lato dappertutto; non c’erano più Etruschi; non
ti inseriti soltanto in otto tribù territoriali e non c’erano più Sanniti”.17

14 »Propter quae Livius Drusus invisus etiam senatui factus velut 16 Bratož, Rimska zgodovina.
socialis belli auctor, incertum a quo domi occisus est.« (Livy, Per. 17 Jorma Kaimio, “The ousting of Etruscan by Latin in Etruria” in
71, 4).
Studies in the Romanization of Etruria, ed. Peter Brunn (Roma: Bar-
15 Rajko Bratož, Rimska zgodovina (Ljubljana: Študentska založba, di Editore, 1975): 85-245.
2007).
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