Page 31 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 5(2) (2017)
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ia universitatis Luciana Aigner Foresti ha cercato, in base probabilmente però consideravano se stessi come
a diverse fonti storiche, epigrafiche e letterarie, un popolo autoctono, come scrive Dionisio D’A-
icambiamentietnicisullapenisolaItalicadallaguerrasocialeallamortedell’imperatoreaugusto 31 di capire il grado di autocoscienza degli Etruschi licarnasso, che “pur dedicando grande spazio al
analizzando i vari vincoli culturali, politici e re- problema dell’origine degli Etruschi, non si sof-
ligiosi che portarono gli Etruschi ad una omo- ferma a raccontarci esplicitamente cosa gli Etru-
geneità culturale e coscienza di se stessi come di schi stessi pensavano sulla loro origine, anche se
una popolazione autonoma che si rendeva con- è probabile che se fossero stati di parere diverso
to della propria specificità e si differenziava dagli dal suo, ce lo avrebbe detto e lo avrebbe discus-
altri30. Sul piano politico ci sono stati diversi ten- so«34 Secondo il parere di Dioniso quindi gli
tativi, dai quali si può evincere il desiderio degli Etruschi sarebbero stati una popolazione autoc-
Etruschi di raggruppamento all’interno del po- tona con le proprie origini nell’eroe Rassena. Tra
polo stesso. Oltre alle varie iscrizioni e fonti sto- i fattori principali della coscienza degli Etruschi
riche che mettono in risalto il fatto che gli Etru- la Foresti elenca anche il fatto che più tardi Au-
schi chiamavano tutti se stessi Rasna31, bisogna gusto aggregò tutte le città etrusche in un’uni-
sottolineare l’aggregazione politica delle dodici ca regione, la VIIa regio, Strabone invece ci te-
città etrusche che spesso intervenne nel confron- stimonia che la definizione terminologica per gli
ti dei Romani come un’unità politica autonoma Etruschi Τυρρήνοι veniva usata ancora nel 1° se-
e omogenea. Esistono tra gli storici ancora posi- colo dopo C.35
zioni diverse riguardo a questa unità politica del-
le dodici città etrusche: molti non sono convin- Il fattore identificativo più importante per
ti che in realtà esistesse davvero, sottolineando la dimostrazione di una forte coscienza etnica
che l’ordinamento politico degli Etruschi era si- degli Etruschi è proprio la loro dimensione re-
mile a quello greco delle città-stato e che in real- ligiosa. Propria la religione è quel settore per il
tà questa confederazione non fosse in realtà mai quale gli Etruschi erano anche molto conosciu-
esistita. ti: i loro dei, le credenze, incontri al Fanum Vol-
tumnae, dove i rappresentanti di varie città etru-
Tra i fattori che determinano un gruppo sche sacrificavano insieme agli dei o anche molto
etnico c’è anche la memoria storica che era per famosa era la loro aruspicina, cioè l’arte di pre-
gli Etruschi veramente molto ben definita, dato dire il futuro interpretando i segni della natura.
che conosciamo la divisione della storia etru- L’insieme di tutti questi fattori ci dimostra un
sca in dieci saecula32. Ci sono rimasti anche al- forte senso di appartenenza alla comunità reli-
cuni frammenti delle Tuscae Historiae nei testi giosa etrusca.
dello scrittore romano Censorino che ci dimo-
strano una viva coscienza della propria memoria Attraverso queste testimonianze gli Etru-
storica comune degli Etruschi e che del resto vie- schi svilupparono anche la loro memoria storica
ne anche sottolineata negli affreschi delle tombe e consolidarono le proprie tradizioni culturali e
sul mito di Rasenna, sul re Mastarna o su fratelli politiche, il che ci indica che il loro senso d’iden-
Vipina. Anche gli scrittori romani sono convin- tità etnica era la conseguenza di una scelta volon-
ti che gli Etruschi avessero cura dei propri albe- taria e quindi aprioristicamente era molto forte e
ri genealogici33. Quando gli Etruschi parlavano ancorato. Questo viene confermato dal loro de-
della propria storia, si parlava sempre di Rassena, siderio di mantenere vive le proprie tradizioni il
che è uno dei fattori più importanti per l’iden-
30 Lucia Aigner Foresti, “Gli Etruschi e la loro autocoscienza” in Au- tificazione etnica. I resti archeologici dimostra-
tocoscienza e rappresentazione dei popoli nell’antichità, ur. Marta Sordi no nel contempo anche un forte sviluppo artisti-
(Milano: Vita e pensiero, 1992), 93-113. co che era impregnato sì anche di cultura greca,
ma che manteneva alcune caratteristiche che gli
31 Dion. Al. 1.30.3
32 Marta Sordi, “I saecula degli Etruschi e gli ostenta” Rivista storica ita- 34 Foresti, “Gli Etruschi e la loro autocoscienza”, 93-113.
35 Strabo, 1, 10
liana 114, no. 3 (2002), 715-725.
33 Pers. 3.27; Orazio su Mecenate.
a diverse fonti storiche, epigrafiche e letterarie, un popolo autoctono, come scrive Dionisio D’A-
icambiamentietnicisullapenisolaItalicadallaguerrasocialeallamortedell’imperatoreaugusto 31 di capire il grado di autocoscienza degli Etruschi licarnasso, che “pur dedicando grande spazio al
analizzando i vari vincoli culturali, politici e re- problema dell’origine degli Etruschi, non si sof-
ligiosi che portarono gli Etruschi ad una omo- ferma a raccontarci esplicitamente cosa gli Etru-
geneità culturale e coscienza di se stessi come di schi stessi pensavano sulla loro origine, anche se
una popolazione autonoma che si rendeva con- è probabile che se fossero stati di parere diverso
to della propria specificità e si differenziava dagli dal suo, ce lo avrebbe detto e lo avrebbe discus-
altri30. Sul piano politico ci sono stati diversi ten- so«34 Secondo il parere di Dioniso quindi gli
tativi, dai quali si può evincere il desiderio degli Etruschi sarebbero stati una popolazione autoc-
Etruschi di raggruppamento all’interno del po- tona con le proprie origini nell’eroe Rassena. Tra
polo stesso. Oltre alle varie iscrizioni e fonti sto- i fattori principali della coscienza degli Etruschi
riche che mettono in risalto il fatto che gli Etru- la Foresti elenca anche il fatto che più tardi Au-
schi chiamavano tutti se stessi Rasna31, bisogna gusto aggregò tutte le città etrusche in un’uni-
sottolineare l’aggregazione politica delle dodici ca regione, la VIIa regio, Strabone invece ci te-
città etrusche che spesso intervenne nel confron- stimonia che la definizione terminologica per gli
ti dei Romani come un’unità politica autonoma Etruschi Τυρρήνοι veniva usata ancora nel 1° se-
e omogenea. Esistono tra gli storici ancora posi- colo dopo C.35
zioni diverse riguardo a questa unità politica del-
le dodici città etrusche: molti non sono convin- Il fattore identificativo più importante per
ti che in realtà esistesse davvero, sottolineando la dimostrazione di una forte coscienza etnica
che l’ordinamento politico degli Etruschi era si- degli Etruschi è proprio la loro dimensione re-
mile a quello greco delle città-stato e che in real- ligiosa. Propria la religione è quel settore per il
tà questa confederazione non fosse in realtà mai quale gli Etruschi erano anche molto conosciu-
esistita. ti: i loro dei, le credenze, incontri al Fanum Vol-
tumnae, dove i rappresentanti di varie città etru-
Tra i fattori che determinano un gruppo sche sacrificavano insieme agli dei o anche molto
etnico c’è anche la memoria storica che era per famosa era la loro aruspicina, cioè l’arte di pre-
gli Etruschi veramente molto ben definita, dato dire il futuro interpretando i segni della natura.
che conosciamo la divisione della storia etru- L’insieme di tutti questi fattori ci dimostra un
sca in dieci saecula32. Ci sono rimasti anche al- forte senso di appartenenza alla comunità reli-
cuni frammenti delle Tuscae Historiae nei testi giosa etrusca.
dello scrittore romano Censorino che ci dimo-
strano una viva coscienza della propria memoria Attraverso queste testimonianze gli Etru-
storica comune degli Etruschi e che del resto vie- schi svilupparono anche la loro memoria storica
ne anche sottolineata negli affreschi delle tombe e consolidarono le proprie tradizioni culturali e
sul mito di Rasenna, sul re Mastarna o su fratelli politiche, il che ci indica che il loro senso d’iden-
Vipina. Anche gli scrittori romani sono convin- tità etnica era la conseguenza di una scelta volon-
ti che gli Etruschi avessero cura dei propri albe- taria e quindi aprioristicamente era molto forte e
ri genealogici33. Quando gli Etruschi parlavano ancorato. Questo viene confermato dal loro de-
della propria storia, si parlava sempre di Rassena, siderio di mantenere vive le proprie tradizioni il
che è uno dei fattori più importanti per l’iden-
30 Lucia Aigner Foresti, “Gli Etruschi e la loro autocoscienza” in Au- tificazione etnica. I resti archeologici dimostra-
tocoscienza e rappresentazione dei popoli nell’antichità, ur. Marta Sordi no nel contempo anche un forte sviluppo artisti-
(Milano: Vita e pensiero, 1992), 93-113. co che era impregnato sì anche di cultura greca,
ma che manteneva alcune caratteristiche che gli
31 Dion. Al. 1.30.3
32 Marta Sordi, “I saecula degli Etruschi e gli ostenta” Rivista storica ita- 34 Foresti, “Gli Etruschi e la loro autocoscienza”, 93-113.
35 Strabo, 1, 10
liana 114, no. 3 (2002), 715-725.
33 Pers. 3.27; Orazio su Mecenate.