Page 32 - Studia Universitatis Hereditati, vol. 5(2) (2017)
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dia universitatis her editati, letnik 5 (2017), številk a 2 32davano una patina identificativa particolare. Ol-Nella cultura romana hanno portato la propria
tre a tutto ciò bisogna anche aggiungere che gli arte dell’aruspicina che i Romani mantenevano
hereditatiEtruschi avessero mantenuto la loro lingua e la viva ancora per molti secoli dopo che il nome de-
loro scrittura ancora a lungo come lo testimonia- gli Etruschi era già scomparso.
no le iscrizioni.
Le conclusioni quindi ci portano a credere
Soltanto nel primo secolo dopo C. la scrit- che gli aristocratici Etruschi avessero una forte
tura e la lingua etrusca stavano cominciando coscienza di se stessi e della propria appartenenza
ad estinguersi e prendevano posto la lingua e la ad una comunità etnica autonoma che aveva an-
scrittura latina. Come menzionato all’inizio la che delle connotazioni politiche, artistiche, cul-
lingua non è l’unico criterio di identificazione di turali e religiose. Un tale sviluppo ha permesso
un gruppo etnico, è però anche vero che è un fat- che la classe d’elite avesse sviluppato un senso di
tore importante e in molti casi è proprio la lingua superiorità sulle altre popolazioni italiche e po-
quella che accomuna gli appartenenti ad un uni- teva perciò anche controllarli. Questo lo testi-
co gruppo etnico e mantiene la loro identità. Se monia anche Catone, quando dice che probabil-
gli Etruschi sono quindi considerati anche una mente tutta l’Italia era sottomessa agli Etruschi.
comunità linguistica, nel loro caso fu proprio la 38 Nonostante un’autocoscienza così sviluppa-
lingua, il primo fattore che venne trascurato. La ta però non potevano fermare il processo di ro-
storica Marta Sordi ha a lungo studiato la storia manizzazione che avrebbe comunque portato
etrusca arrivando alle conclusioni che gli Etru- gli Etruschi ad abbandonare la propria lingua e
schi si rendevano conto della propria fine e que- anche il proprio nome, anche se, grazie alla loro
sto sia dal punto di vista politico che anche cul- lungimiranza ebbero la possibilità di arricchire
turale ed etnico, poiché si stavano per terminare con le proprie tradizioni e sapere la cultura ro-
i famosi dieci saecula che erano previsti per la mana.
loro storia; perciò hanno cominciato di proprio
conto a tradurre i propri testi in latino con lo sco- Per una diversa strategia di opposizione allo
po di mantenere vivo il ricordo degli Etruschi, stato romano invece optò la popolazione sanniti-
le loro tradizioni, la loro religione soprattutto ca che viene descritta da Livio:
all’interno dello stato romano36. Brunn ci fa sa-
pere invece che se gli Etruschi tralasciarono la Bello non abstinebant: adeo ne infeliciter
propria lingua relativamente presto, mantenne- quidem defensae libertatis taedebat et vinci
ro invece a lungo le proprie tradizioni sepolcrali e quam non temptare victoriam malebant.39.
non si assimilarono alle tradizioni romane37. Tra
tutte le popolazioni italiche furono infatti pro- Dalla storia di Livio e da altre fonti pos-
prio gli Etruschi quelli che si distinguevano di siamo capire che i Sanniti erano uno dei popo-
più dai Romani, erano culturalmente coscienti, li più belligeranti, contro i quali i Romani aveva-
avevano la propria lingua e scrittura, la propria no combattuto. Per loro la libertà politica era il
religione e le proprie tradizioni, erano però i pri- valore più alto, per la quale volevano combatte-
mi ad accorgersi che avrebbero dovuto abbando- re fino all’ultimo. Da questo potremmo dedurne
nare la propria lingua e il proprio nome. La Sor- che anche la loro autocoscienza era alta. I Sanniti
di aggiunge che erano anche gli unici che però erano anche i primi a chiamare la penisola itali-
dall’altra parte mantennero anche all’epoca del ca “Italia” per aggregare tutte le popolazioni ita-
tardo impero i propri culti religiosi e influirono liche nella guerra contro Roma.
parecchio sulla concezione religiosa dei Romani.
Sui Sanniti non ci sono molte fonti, i resti
36 Marta Sordi, “Il paradosso etrusco: il “diverso” nelle radici profonde della loro cultura sono scarsi, sia sul piano arche-
di Roma e dell’Italia romana” in Patria gentibus diversis una? Unità po- ologico che su quello storico non disponiamo di
litica e identità etniche nell’Italia antica, ed. G. Urso (Pisa, 2007), 89-97. molte informazioni, perciò capire il loro livello
37 Brunn, Studies in the Romanization of Etruria. 38 »quia in Tuscorum iure paene omnis Italia fuerat« (Cato, Orig. 2. 67)
39 Livy Epit. 10. 31.14
tre a tutto ciò bisogna anche aggiungere che gli arte dell’aruspicina che i Romani mantenevano
hereditatiEtruschi avessero mantenuto la loro lingua e la viva ancora per molti secoli dopo che il nome de-
loro scrittura ancora a lungo come lo testimonia- gli Etruschi era già scomparso.
no le iscrizioni.
Le conclusioni quindi ci portano a credere
Soltanto nel primo secolo dopo C. la scrit- che gli aristocratici Etruschi avessero una forte
tura e la lingua etrusca stavano cominciando coscienza di se stessi e della propria appartenenza
ad estinguersi e prendevano posto la lingua e la ad una comunità etnica autonoma che aveva an-
scrittura latina. Come menzionato all’inizio la che delle connotazioni politiche, artistiche, cul-
lingua non è l’unico criterio di identificazione di turali e religiose. Un tale sviluppo ha permesso
un gruppo etnico, è però anche vero che è un fat- che la classe d’elite avesse sviluppato un senso di
tore importante e in molti casi è proprio la lingua superiorità sulle altre popolazioni italiche e po-
quella che accomuna gli appartenenti ad un uni- teva perciò anche controllarli. Questo lo testi-
co gruppo etnico e mantiene la loro identità. Se monia anche Catone, quando dice che probabil-
gli Etruschi sono quindi considerati anche una mente tutta l’Italia era sottomessa agli Etruschi.
comunità linguistica, nel loro caso fu proprio la 38 Nonostante un’autocoscienza così sviluppa-
lingua, il primo fattore che venne trascurato. La ta però non potevano fermare il processo di ro-
storica Marta Sordi ha a lungo studiato la storia manizzazione che avrebbe comunque portato
etrusca arrivando alle conclusioni che gli Etru- gli Etruschi ad abbandonare la propria lingua e
schi si rendevano conto della propria fine e que- anche il proprio nome, anche se, grazie alla loro
sto sia dal punto di vista politico che anche cul- lungimiranza ebbero la possibilità di arricchire
turale ed etnico, poiché si stavano per terminare con le proprie tradizioni e sapere la cultura ro-
i famosi dieci saecula che erano previsti per la mana.
loro storia; perciò hanno cominciato di proprio
conto a tradurre i propri testi in latino con lo sco- Per una diversa strategia di opposizione allo
po di mantenere vivo il ricordo degli Etruschi, stato romano invece optò la popolazione sanniti-
le loro tradizioni, la loro religione soprattutto ca che viene descritta da Livio:
all’interno dello stato romano36. Brunn ci fa sa-
pere invece che se gli Etruschi tralasciarono la Bello non abstinebant: adeo ne infeliciter
propria lingua relativamente presto, mantenne- quidem defensae libertatis taedebat et vinci
ro invece a lungo le proprie tradizioni sepolcrali e quam non temptare victoriam malebant.39.
non si assimilarono alle tradizioni romane37. Tra
tutte le popolazioni italiche furono infatti pro- Dalla storia di Livio e da altre fonti pos-
prio gli Etruschi quelli che si distinguevano di siamo capire che i Sanniti erano uno dei popo-
più dai Romani, erano culturalmente coscienti, li più belligeranti, contro i quali i Romani aveva-
avevano la propria lingua e scrittura, la propria no combattuto. Per loro la libertà politica era il
religione e le proprie tradizioni, erano però i pri- valore più alto, per la quale volevano combatte-
mi ad accorgersi che avrebbero dovuto abbando- re fino all’ultimo. Da questo potremmo dedurne
nare la propria lingua e il proprio nome. La Sor- che anche la loro autocoscienza era alta. I Sanniti
di aggiunge che erano anche gli unici che però erano anche i primi a chiamare la penisola itali-
dall’altra parte mantennero anche all’epoca del ca “Italia” per aggregare tutte le popolazioni ita-
tardo impero i propri culti religiosi e influirono liche nella guerra contro Roma.
parecchio sulla concezione religiosa dei Romani.
Sui Sanniti non ci sono molte fonti, i resti
36 Marta Sordi, “Il paradosso etrusco: il “diverso” nelle radici profonde della loro cultura sono scarsi, sia sul piano arche-
di Roma e dell’Italia romana” in Patria gentibus diversis una? Unità po- ologico che su quello storico non disponiamo di
litica e identità etniche nell’Italia antica, ed. G. Urso (Pisa, 2007), 89-97. molte informazioni, perciò capire il loro livello
37 Brunn, Studies in the Romanization of Etruria. 38 »quia in Tuscorum iure paene omnis Italia fuerat« (Cato, Orig. 2. 67)
39 Livy Epit. 10. 31.14