Page 45 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
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ia universitatisPlurilinguismo tra adattamenti, fraintendimenti, parodie,
45 da Ruzante a Tarantino, nella scena italiana

Paolo Puppa
Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Filosofia e beni culturali

Med različnimi viri izstopa Pirandellov roman iz leta 1902 Lontano z nekaterimi ibsenskimi vplivi, ki se
osredotoča na različne, nasprotujoče si posledice, povezane z Babelovo milostjo in nesrečo. Gre za kon-
stitutivno ambivalentnost vloge tujca med bedno parijo in skritim Bogom, ki se vrti okoli majhnega
zvonika in nestrpnosti do tistih, ki govorijo drug jezik. Predstavljeni so emblematični liki v literarnem
in gledališkem spominu o jezikovnem izgnanstvu, od mita o dobrem divjaku do Neznanca po Camu-
su, od Pinterjeve The Room do Tarantinove Stranieri.
Ključne besede: jezik v gledališču, Pirandello, Tarantino, večjezičnost, commedia dell'arte

Among the various sources, the Pirandellian novel of 1902, Lontano, with some Ibsenian influences,
serves to focus on the different, contradictory implications relating to Babel’s grace / misfortune. Con-

stitutive ambivalence of the role of the foreigner, between miserable pariah and hidden God, in view of

the small bell tower and intolerance towards those who speak a different language. Emblematic figures

in the literary and theatrical memory about linguistic exile, from the myth of the good savage to the

Stranger by Camus, from The room by Pinter to Stranieri by Tarantino.
Key words: language in theatre, Pirandello, Tarantino, multilingualism, commedia dell’arte
Oggi, l’avvento di società multietni-
che-multiculturali e di un meticciato, mantico-ideologiche. Del resto si tratta di dina-
in relazione ad un mercato globale e ad miche di lunga durata per un simile fantasma
dell’immaginario, in qualche modo originario,
un’urbanizzazione espansa, si rovescia ne “l’ap- che inizia già in natura, là dove l’animale marca
prestamento di difese e di meccanismi espulsivi il proprio territorio, pulsione presente pure nel
a salvaguardia contro l’invasione del mondo ‘al- mondo dell’infanzia1. Indubbia, in ogni caso, la
tro’” (Domenichelli 1997, XVIV). Sempre più, potenzialità generativa nello straniero di costitu-
di conseguenza, il concetto di straniero subisce irsi quale formidabile macchina narrativa, vedi
spinte e controspinte contraddittorie, sino a di- Odisseo che incanta i Feaci e la dolce Nausicaa
venire “stereotipo culturale, presente nella psico- o Othello che seduce la bianca Desdemona grazie
logia e nell’immaginario delle comunità umane all’affabulazione enfatizzata delle loro peripezie.
/…/ fortemente implicato (e per questo rigido) In un certo senso, la storia della cultura vede l’o-
nei processi di costruzione dell’identità dei po- scillare del valore positivo e negativo conferito a
poli, delle comunità etniche e in quelle nazio- questa figura, alternanza legata altresì alla dia-
nali” (Ceserani 1997, 311). Pregiudizi reiterati si lettica tra strada e casa, tra incontro coll’altro e
depositano così su questa figura, sottoposta nel-
lo stesso tempo ad accelerazioni e variazioni se- 1 Bisogna aspettare, almeno in ambito italiano, Ceserani, Domeni-
chelli e Fasano 2007, 2382-2391.

doi: https://doi.org/10.26493/2350-5443.7(2)45-55
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