Page 64 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
P. 64
dia universitatis her editati, letnik 7 (2019), številk a 2 64terprete e traduttore per il tribunale, facendo ilUsando un motivo fiabesco Kubati ha fat-
traduttore di intercettazioni, con il lavoro in piz- to, in modo metaforico, il bilancio degli albane-
hereditatizeria, così come tanti altri come lui, studenti esi in Italia. Una è la categoria di chi si è lasciato
no, come Leo che non ce la fa più perché: abbandonare ai fenomeni sociali e morali nega-
tivi, per loro Elton fa l’interprete durante i pro-
Quello stronzo di Nardino mi vuole in piz- cessi giudiziari o traduce le telefonate intercet-
zeria fino a tardi, invece a mezzanotte dovrei tate. Dashuri e huaj, il titolo in lingua originale
prendere il furgone per distribuire i giornali. del romanzo di Dones, Amore straniero, secon-
/.../ Pagano poco, e la casa come la pago, e le do Mauceri sottolinea la relazione sentimentale
bollette? /.../ E la bambina quanto mi costa? tra i due personaggi principali, la donna albane-
Il cibo, i vestitini, le medicine... /.../ e la bol- se e il giornalista occidentale. Oserei interpre-
letta del telefono, e il bollo della macchina? tare questo titolo come una metafora dell’amo-
No, no, me ne devo andare (Kubati 2004, re pazzo degli albanesi verso l’Occidente, tanto
28). da far diventare loro amanti furiosi e non ricam-
biati nel loro sentimento, cioè rifiutati. L’altra
Klea pure volava coi pensieri nella terra che categoria rappresenta chi, come Elton, si è inte-
odiava e amava allo stesso tempo, nel suo mode- grato con difficoltà ma con dignità nella società
sto ufficio, nella sua televisione, diversamente dai italiana. Il fallimento amoroso non fece arretra-
commenti dei colleghi giornalisti di Ives, secon- re Elton, perché aveva capito che i suoi “bisogni
do cui per lei era “meglio vivere qui che sotto la avevano inventato o scoperto Elena”, la ragazza
dittatura” (Dones 1997, 248). Le porte dell’Occi- italiana conosciuta tra le aule dell’università, un
dente erano socchiuse. Tutto quello che riusciva- mezzo per sentirsi realmente integrati nel paese
no a sapere su di noi dell’Est era solo questo, un di accoglienza.
pezzo di pane, dimenticando che la vita richie-
de l’anima per viverla. E, all’anima si erano posti “La città alle nostre spalle diventa sempre
dei confini entro cui venivano inchiodati tutti i più piccola, ma davanti a noi non si vede niente”
fuggiaschi dell’Est. è la frase che chiude il romanzo di Kubati, come
forte messaggio della condizione caotica dell’e-
Gli emigranti devono riuscire nel paese in sule, per cui l’Occidente è ancora lontano e che
cui sono venuti, per forza, per non tornare indie- ha fatto solo un salto nel buio. Per citare Dones
tro falliti. Va e non torna, il titolo del romanzo di “Partiamo. Viviamo. Con coraggio. E senza ba-
Kubati, si riferisce al folclore balcanico, un mo- gagli.”
tivo ricorrente alla base di tanti racconti. L’eroe
della favola (l’emigrazione nel caso nostro) si tro- In conclusione, nonostante i romanzi siano
va sempre all’incrocio di tre direzioni: va e torna autobiografici, con sullo sfondo il contesto della
facilmente, va e torna con difficoltà, va e non tor- dittatura, raccontano la vita di un’intera genera-
na. Le prime due sono favole del fallimento. La zione di giovani e adolescenti che hanno lasciato
terza è simbolo della vita che trionfa: l’Albania in cerca di una nuova patria per poter
realizzare i sogni.
Gli eroi sono sempre giovani. /.../ in realtà
non hanno scelta. Tutti s’incamminano in- Tra le righe dei due romanzi emerge la figu-
coscienti, per impulso, verso la terza via, ver- ra dell’emigrante con la sindrome delle frontiere,
so il futuro che si apre all’inedito, verso un non solo quelle convenzionali, ma anche quelle
futuro diverso, forse senza prendere neanche invisibili, riscontrabili nella quotidianità. Si la-
sul serio l’ammonimento che non sarebbero scia scorrere sotto gli occhi la surreale volontà di
più tornati. Le tre vie in realtà coesistono. La dare un senso all’abbandono della terra natia,
narrazione però non può non occuparsi del- che nei due specifici casi è la fuga da circostan-
la vita che passa obbligatoriamente per la ter- ze diverse.
za via (Kubati 2004, 186-7).
   59   60   61   62   63   64   65   66   67   68   69