Page 153 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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nuove tendenze della letteratura italiana in istria

1. Quadro storico della letteratura italiana in Istria

Dal Duecento alla prima metà del Novecento la storia della letteratura ita-
liana in Istria coincide con quella del resto d’Italia. Per quanto riguarda il
secondo periodo del Novecento, invece, la situazione cambia: Bruno Maier,
nella sua Letteratura italiana dell’Istria dalle origini al Novecento (Maier
1996), divide il Novecento in due periodi principali in cui il primo può es-
sere definito come il periodo fra le due guerre mentre il secondo si realiz-
za dopo il 1945.

Il primo periodo, che inizia dopo la fine della prima guerra mondiale,
si estende dal 1919 al 1945 e coincide con il passaggio da un lato dell’Istria
(o dell’intera Venezia Giulia) all’Italia dominata da Mussolini e dal regime
fascista (1922-1943), dall’altro dell’Adriatisches Küstenland,2 alla Germania
nazista (1943-45). In questo periodo la letteratura istriana si unisce e si con-
fonde con quella italiana; di questo periodo possiamo ricordare alcuni nuo-
vi autori come la poetessa Lina Galli (Parenzo 1899 - Trieste 1993) e il nar-
ratore Pier Antonio Quarantotti Gambini (Pisino 1910 - Venezia 1965), ai
quali si potrebbe aggiungere lo scrittore fiumano Enrico Morovich (Sussak
1907 - Rapallo 1994) (Maier 1996; Zudič Antonič 2014).

Il secondo periodo si situa tra la fine della seconda guerra mondia-
le, e più precisamente tra la firma del trattato di pace di Parigi (1947) e il
Memorandum d’intesa di Londra fra l’Italia e la Jugoslavia (1954), ratifi-
cato nel 1975 dal trattato di Osimo, e il nostro tempo. Questo periodo, che
segnerà profondamente e fisicamente la letteratura dell’Istria, è contras-
segnato dal sorgere e dallo svilupparsi di due nuove letterature parallele ep-
pur diverse, unite eppur divise.

Da un lato del confine si sviluppa la cosiddetta “letteratura dell’esodo”,
a volte definita triestina, rappresentata dagli autori che, residenti in Istria
sino al ’45 o al ’54, si sono allontanati in seguito al passaggio della loro terra
alla Jugoslavia e si sono stabiliti o nella vicina Trieste, o in altre città, italia-
ne e straniere. Tra questi autori spicca Fulvio Tomizza, il quale, pur avendo
optato per l’Italia trasferendosi a Trieste nel ’55, ha però continuato a recar-
si, anche per lunghi soggiorni, nella nativa Materada, quasi a sottolineare
con il suo itinerario biografico l’incontro, la convivenza e la possibile com-
prensione reciproca di etnie e culture differenti, quali quella italiana, quella

2 Adriatisches Küstenland (Litorale Adriatico) è una vecchia denominazione di origine
austriaca e venne ripresa dalla Germania nazista per indicare il territorio del Friuli -
Venezia Giulia e delle province dell’Istria, annesso al Reich.

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