Page 154 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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ata e quella slovena (Maier 1996, Milani e Dobran 2010a, Zudič Antonič
2014).

Dall’altro lato del confine, nel territorio istro-quarnerino, a quell’epoca
territorio jugoslavo, si sviluppa l’altra nuova letteratura, quella “istro-quar-
nerina” o “istro-fiumana”. A questa letteratura hanno dato il loro apporto
sia i pochi autori rimasti in Istria, sia un certo numero di intellettuali “di
sinistra”, giunti dall’Italia per collaborare con la repubblica socialista jugo-
slava e con i suoi operatori culturali, ma anche una nuova generazione di
autori affermatisi negli ultimi decenni. È quindi lecito riferirsi ad una let-
teratura italiana dell’Istria e del Fiumano dalle precise peculiarità tema-
tiche e stilistiche, memore sia della tradizione letteraria italiana che della
nuova realtà umana e sociale in cui si è inserita: il mondo della città e quel-
lo della campagna, la componente contadina e quella marinara e dei pesca-
tori, con una conseguente duplice attenzione alla psicologia individuale e
alla situazione collettiva e sociale, alla lingua italiana e ai dialetti locali, di
tipo istro-veneto o istro-romanzo. Gli esponenti più noti e più apprezza-
ti di questa letteratura sono: Osvaldo Ramous (Fiume 1905 - 1981), Lucifero
Martini (Firenze 1916 - Fiume 2001), Eligio Zanini (Rovigno 1927 - Pola
1993), Alessandro Damiani (Sant’Andrea Jonio 1928 - Fiume 2015), Giacomo
Scotti (Saviano 1928), Mario Schiavato (Quinto di Treviso 1932) e Nelida
Milani (Pola 1939) (Maier 1996, Zudič Antonič 2014).

Con la caduta dello stato jugoslavo, l’Istria è stata ulteriormente divisa
in slovena e croata, ma possiamo affermare che la letteratura italiana dell’I-
stria rimane tuttora presente come il prodotto della minoranza e persegue
un suo percorso (Milani 2010b, Zudič Antonič 2014).

1.1 Scrittori e poeti della Comunità Nazionale Italiana
in Istria a e Fiume
La letteratura istro-quarnerina del dopoguerra è una nuova realtà che vede
l’attività di storici, critici, saggisti letterari; una letteratura che, come spiega
Maier (1996), si è svolta nel tempo attraverso varie fasi.
La prima fase, che viene definita avventurosa e pionieristica, si svolge
dal ’41 al ’45 ed è in connessione diretta con la lotta popolare di liberazione.
Consiste in giornali clandestini, fogli volanti, proclami, si tratta di una let-
teratura di battaglia, eroica in certi suoi aspetti e cronachistica per altri, in
cui possiamo ritrovare traccia degli avvenimenti di allora.
Espressione di questa fase, che Maier (1996) definisce epica e combat-
tiva della letteratura istro-quarnerina, è il diario-romanzo Eravamo in tan-

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