Page 79 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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indeter minatezza e non-specificità dell’articolo italiano
zionata “anche la sequenza in + Art partitivo non viene usata” (S04, 144),
ma non ne è vietato l’uso (16c).
(16) a. * Ho comprato i libri di degli scrittori affermati. (S97, 128)
b. Ho comprato i libri di scrittori affermati. (S97, 128)
c. *? in dei fiumi (S04, 144)
Stando a S04, l’unica versione pienamente accettabile è la (16b). In que-
sto caso, però, si perde la distinzione sintattica tra specificità e non-speci-
ficità a favore della struttura senza partitivo che può prestarsi ad entram-
be le interpretazioni. Tuttavia, quando importante, il valore semantico del
sintagma è recuperabile con la sostituzione del partitivo mancato da par-
te di un’espressione ‘equivalente’. In S04 si scrive che tale sostituto non ha
un significato esattamente uguale, e si propone come possibilità tra cui sce-
gliere diversi quantificatori (es. ‘alcuni’, ‘certi’) oppure l’omissione del par-
titivo. Possiamo trovare simili proposte anche in altre grammatiche, ma
in queste la sostituzione viene presentata come un caso di sinonimia per-
fetta. Rientrano in queste possibilità gli ‘aggettivi indefiniti’ o solo ‘indefi-
niti’ seguenti: ‘alcuni’, ‘certi’ e ‘un gruppo di’ (in S89, S97, T00, Z02, T07,
P07). Oltre a queste possibilità viene menzionata anche l’omissione che vie-
ne presentata come equivalente al partitivo. Le grammatiche che non trat-
tano il partitivo nei sintagmi preposizionali (S06, S08 e S11) scrivono che
esso equivale a queste possibilità in tutti i contesti, non solamente in sin-
tagmi preposizionali. Queste asserzioni vengono spesso accompagnate da
esempi per provare che non c’è alcuna differenza nel significato tra il parti-
tivo e le altre opzioni (17).
(17) a. Ho compiuto alcune ricerche di storia. (S89, 89)
b. È arrivato con certi parenti. (S89, 89)
c. Luigi ha superato ardue prove. (S89, 89)
Come spiegato in precedenza, sostituire il partitivo con altre espres-
sioni considerate ‘affini’ o ometterlo comporta diverse sfumature di signi-
ficato. Se nei SN in funzione di soggetto posposto o CO c’è ambiguità tra
un’interpretazione specifica e non specifica del partitivo, il quantificatore
‘certi’ o ‘alcuni’ dà solamente l’interpretazione specifica e il costrutto senza
partitivo solo quella non-specifica (escluse le eccezioni), allora questa rego-
la nei sintagmi preposizionali non vale. In questi costrutti è l’omissione che
può essere interpretata come specifica o non-specifica rendendola sinoni-
ma al partitivo. La sostituzione con un altro quantificatore invece può avere
solo l’interpretazione specifica. Con queste spiegazioni possiamo confuta-
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zionata “anche la sequenza in + Art partitivo non viene usata” (S04, 144),
ma non ne è vietato l’uso (16c).
(16) a. * Ho comprato i libri di degli scrittori affermati. (S97, 128)
b. Ho comprato i libri di scrittori affermati. (S97, 128)
c. *? in dei fiumi (S04, 144)
Stando a S04, l’unica versione pienamente accettabile è la (16b). In que-
sto caso, però, si perde la distinzione sintattica tra specificità e non-speci-
ficità a favore della struttura senza partitivo che può prestarsi ad entram-
be le interpretazioni. Tuttavia, quando importante, il valore semantico del
sintagma è recuperabile con la sostituzione del partitivo mancato da par-
te di un’espressione ‘equivalente’. In S04 si scrive che tale sostituto non ha
un significato esattamente uguale, e si propone come possibilità tra cui sce-
gliere diversi quantificatori (es. ‘alcuni’, ‘certi’) oppure l’omissione del par-
titivo. Possiamo trovare simili proposte anche in altre grammatiche, ma
in queste la sostituzione viene presentata come un caso di sinonimia per-
fetta. Rientrano in queste possibilità gli ‘aggettivi indefiniti’ o solo ‘indefi-
niti’ seguenti: ‘alcuni’, ‘certi’ e ‘un gruppo di’ (in S89, S97, T00, Z02, T07,
P07). Oltre a queste possibilità viene menzionata anche l’omissione che vie-
ne presentata come equivalente al partitivo. Le grammatiche che non trat-
tano il partitivo nei sintagmi preposizionali (S06, S08 e S11) scrivono che
esso equivale a queste possibilità in tutti i contesti, non solamente in sin-
tagmi preposizionali. Queste asserzioni vengono spesso accompagnate da
esempi per provare che non c’è alcuna differenza nel significato tra il parti-
tivo e le altre opzioni (17).
(17) a. Ho compiuto alcune ricerche di storia. (S89, 89)
b. È arrivato con certi parenti. (S89, 89)
c. Luigi ha superato ardue prove. (S89, 89)
Come spiegato in precedenza, sostituire il partitivo con altre espres-
sioni considerate ‘affini’ o ometterlo comporta diverse sfumature di signi-
ficato. Se nei SN in funzione di soggetto posposto o CO c’è ambiguità tra
un’interpretazione specifica e non specifica del partitivo, il quantificatore
‘certi’ o ‘alcuni’ dà solamente l’interpretazione specifica e il costrutto senza
partitivo solo quella non-specifica (escluse le eccezioni), allora questa rego-
la nei sintagmi preposizionali non vale. In questi costrutti è l’omissione che
può essere interpretata come specifica o non-specifica rendendola sinoni-
ma al partitivo. La sostituzione con un altro quantificatore invece può avere
solo l’interpretazione specifica. Con queste spiegazioni possiamo confuta-
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