Page 78 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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o e non-specifico supportati da test linguistici mediante i quali possiamo
accertarne la differenza.5
3.4 Incompatibilità tra partitivo e altri costituenti
Le grammatiche consultate si pongono anche il problema della compati-
bilità del partitivo con altri costituenti all’interno di sintagmi. Il partiti-
vo può occorrere accanto ad altri determinanti del nome oppure può esse-
re preceduto da una preposizione se inserito in un sintagma preposizionale.
In ogni caso ci possono essere incompatibilità di ordine fonologico, sintat-
tico o semantico.
L’uso del partitivo nei sintagmi preposizionali non viene affrontato
da tutte le grammatiche (S98, Z02, S06, S08). Quelle che se ne occupano,
invece, parlano del costrutto preposizione + articolo partitivo in genera-
le scrivendo che in questi casi “si tende a ricorrere a un diverso costrutto”
(T07, 161), che “è raro con i complementi indiretti” (S89, 89), che “può esse-
re omesso o sostituito con un’espressione equivalente” (T00, 38), che è me-
glio evitarlo (P07) e che “l’articolo partitivo può anche essere preceduto da
preposizioni […] quest’uso, proprio dell’italiano dell’uso medio, si evita in-
vece nell’italiano formale (scritto)” (S11, 759). Dalle descrizioni appena ci-
tate concludiamo che la sua eliminazione sarebbe preferibile dopo tutte le
preposizioni, ma in nessun caso ne è vietato l’uso. Anche in questo caso la
maggioranza delle spiegazioni è vaga e non propone delle regole concre-
te. Tuttavia, non tutte le grammatiche descrivono il fenomeno allo stesso
modo.
In due grammatiche (S97, S04) si sostiene che l’articolo partitivo,
escluse le eccezioni, sia compatibile con le preposizioni. Si legge, infatti, che
“il costrutto ha molti esempi classici […] e va sostituito, semmai, per ragio-
ni di chiarezza o di eufonia” (S97, 128) e che “l’articolo partitivo può entra-
re in un SP ed essere perciò preceduto da una preposizione” (S04, 144). Le
eccezioni riguardano l’eliminazione obbligatoria del partitivo quando pre-
ceduto dalla preposizione ‘di’ per ragioni eufoniche, come esemplificato in
(16) a e b. In S04 viene inoltre riportato che oltre all’eccezione appena men-
5 Si tratta di due test: 1) compatibilità con ‘qualunque/qualsiasi’ (solo nell’accezione
non-specifica è compatibile); Voglio comperare un vestito qualunque / qualsiasi. vs.
*Voglio comperare un vestito *qualunque / *qualsiasi, che ho visto ieri in vetrina.
(S04, 143); 2) pronominalizzazione con ‘ne’ (non-specifico) o solamente con ‘lo’ (spe-
cifico); Volevo trovare un vestito alla moda, ma non ne ho trovati. vs. Volevo com-
prare un vestito che ho visto ieri in vetrina, ma non l’ho più trovato. / *ma non ne ho
trovati più. (S04, 143).
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accertarne la differenza.5
3.4 Incompatibilità tra partitivo e altri costituenti
Le grammatiche consultate si pongono anche il problema della compati-
bilità del partitivo con altri costituenti all’interno di sintagmi. Il partiti-
vo può occorrere accanto ad altri determinanti del nome oppure può esse-
re preceduto da una preposizione se inserito in un sintagma preposizionale.
In ogni caso ci possono essere incompatibilità di ordine fonologico, sintat-
tico o semantico.
L’uso del partitivo nei sintagmi preposizionali non viene affrontato
da tutte le grammatiche (S98, Z02, S06, S08). Quelle che se ne occupano,
invece, parlano del costrutto preposizione + articolo partitivo in genera-
le scrivendo che in questi casi “si tende a ricorrere a un diverso costrutto”
(T07, 161), che “è raro con i complementi indiretti” (S89, 89), che “può esse-
re omesso o sostituito con un’espressione equivalente” (T00, 38), che è me-
glio evitarlo (P07) e che “l’articolo partitivo può anche essere preceduto da
preposizioni […] quest’uso, proprio dell’italiano dell’uso medio, si evita in-
vece nell’italiano formale (scritto)” (S11, 759). Dalle descrizioni appena ci-
tate concludiamo che la sua eliminazione sarebbe preferibile dopo tutte le
preposizioni, ma in nessun caso ne è vietato l’uso. Anche in questo caso la
maggioranza delle spiegazioni è vaga e non propone delle regole concre-
te. Tuttavia, non tutte le grammatiche descrivono il fenomeno allo stesso
modo.
In due grammatiche (S97, S04) si sostiene che l’articolo partitivo,
escluse le eccezioni, sia compatibile con le preposizioni. Si legge, infatti, che
“il costrutto ha molti esempi classici […] e va sostituito, semmai, per ragio-
ni di chiarezza o di eufonia” (S97, 128) e che “l’articolo partitivo può entra-
re in un SP ed essere perciò preceduto da una preposizione” (S04, 144). Le
eccezioni riguardano l’eliminazione obbligatoria del partitivo quando pre-
ceduto dalla preposizione ‘di’ per ragioni eufoniche, come esemplificato in
(16) a e b. In S04 viene inoltre riportato che oltre all’eccezione appena men-
5 Si tratta di due test: 1) compatibilità con ‘qualunque/qualsiasi’ (solo nell’accezione
non-specifica è compatibile); Voglio comperare un vestito qualunque / qualsiasi. vs.
*Voglio comperare un vestito *qualunque / *qualsiasi, che ho visto ieri in vetrina.
(S04, 143); 2) pronominalizzazione con ‘ne’ (non-specifico) o solamente con ‘lo’ (spe-
cifico); Volevo trovare un vestito alla moda, ma non ne ho trovati. vs. Volevo com-
prare un vestito che ho visto ieri in vetrina, ma non l’ho più trovato. / *ma non ne ho
trovati più. (S04, 143).
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