Page 76 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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studenti delle superiori e quindi un’esposizione semplificata viene giu-
stificata dall’età dei discenti.
3.2 Funzioni e posizioni dei sintagmi
Anche in T00 troviamo una spiegazione basata sulla sintassi. Gli autori so-
stengono che “il partitivo si usa obbligatoriamente quando fa parte del sog-
getto o del complemento oggetto” (T00, 38) e illustrano l’affermazione con
gli esempi (11) e (12).
(11) Ci sono dei gatti in giardino. (T00, 38)
(12) Ho visto dei gatti nel parco. (T00, 38)
Tale affermazione non è completamente vera in quanto, come si è visto
in (8) e (9), il partitivo non è obbligatorio con SN non-specifici. Non è pos-
sibile, invece, omettere il partitivo in SN plurali quando il soggetto ha posi-
zione preverbale, ma lo si può tralasciare quando è collocato dopo il verbo o
se introduce un complemento oggetto (CO). Riprendendo le frasi proposte
in (11) e (12) potremmo scrivere “Ci sono gatti in giardino” e “Ho visto gat-
ti nel parco”. In questo caso anche la referenza è indubbia perché denota la
classe dei gatti in opposizione ad un gruppo specifico di essa. Da quest’ar-
gomentazione possiamo dedurre che, contrariamente a quanto riportato in
questa grammatica, l’uso del partitivo non è obbligatorio né quando fa par-
te del soggetto posposto né quando fa parte del CO.
In alcune grammatiche leggiamo che “l’articolo partitivo plurale può
essere omesso quando il nome a cui si riferisce è un soggetto (13a) o un og-
getto (13b) posposto al verbo” (T07, 161).
(13) a. Al calar del sole appariranno ombre sinistre. (T07, 161)
b. Ho prestato libri a mezzo mondo. Ha commesso errori assai
gravi. (T07, 161)
Dagli esempi traspare chiaramente che nei casi citati il SN senza parti-
tivo dà una lettura non-specifica dell’intero sintagma e che il referente non
è un gruppo di ‘ombre’ (13a) o ‘libri’ (13b) noti al parlante, bensì fa riferi-
mento all’intera classe dei referenti.
Una simile spiegazione viene offerta anche in S89 dove circa l’uso del
partitivo troviamo scritto che “è frequente col nome in funzione di ogget-
to” e “meno frequente come soggetto (e in genere si tratta di un soggetto po-
sposto a verbo intransitivo)” (S89, 89), seguita dagli esempi riportati in (14).
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stificata dall’età dei discenti.
3.2 Funzioni e posizioni dei sintagmi
Anche in T00 troviamo una spiegazione basata sulla sintassi. Gli autori so-
stengono che “il partitivo si usa obbligatoriamente quando fa parte del sog-
getto o del complemento oggetto” (T00, 38) e illustrano l’affermazione con
gli esempi (11) e (12).
(11) Ci sono dei gatti in giardino. (T00, 38)
(12) Ho visto dei gatti nel parco. (T00, 38)
Tale affermazione non è completamente vera in quanto, come si è visto
in (8) e (9), il partitivo non è obbligatorio con SN non-specifici. Non è pos-
sibile, invece, omettere il partitivo in SN plurali quando il soggetto ha posi-
zione preverbale, ma lo si può tralasciare quando è collocato dopo il verbo o
se introduce un complemento oggetto (CO). Riprendendo le frasi proposte
in (11) e (12) potremmo scrivere “Ci sono gatti in giardino” e “Ho visto gat-
ti nel parco”. In questo caso anche la referenza è indubbia perché denota la
classe dei gatti in opposizione ad un gruppo specifico di essa. Da quest’ar-
gomentazione possiamo dedurre che, contrariamente a quanto riportato in
questa grammatica, l’uso del partitivo non è obbligatorio né quando fa par-
te del soggetto posposto né quando fa parte del CO.
In alcune grammatiche leggiamo che “l’articolo partitivo plurale può
essere omesso quando il nome a cui si riferisce è un soggetto (13a) o un og-
getto (13b) posposto al verbo” (T07, 161).
(13) a. Al calar del sole appariranno ombre sinistre. (T07, 161)
b. Ho prestato libri a mezzo mondo. Ha commesso errori assai
gravi. (T07, 161)
Dagli esempi traspare chiaramente che nei casi citati il SN senza parti-
tivo dà una lettura non-specifica dell’intero sintagma e che il referente non
è un gruppo di ‘ombre’ (13a) o ‘libri’ (13b) noti al parlante, bensì fa riferi-
mento all’intera classe dei referenti.
Una simile spiegazione viene offerta anche in S89 dove circa l’uso del
partitivo troviamo scritto che “è frequente col nome in funzione di ogget-
to” e “meno frequente come soggetto (e in genere si tratta di un soggetto po-
sposto a verbo intransitivo)” (S89, 89), seguita dagli esempi riportati in (14).
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