Page 80 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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la generale assunzione che deriva dalle grammatiche, ossia che l’omissio-
ne o la sostituzione con espressioni affini nel SN con partitivo abbia la stes-
sa sfumatura di significato.

Delle restrizioni a causa di incompatibilità con altri determinanti si
discute solamente in S04 e P07. P07 scrive che i partitivi “non si usano da-
vanti ad aggettivi che indicano una quantità o un numero indeterminato”
(P07, 82) come ad esempio ‘parecchio’ o ‘vario’ (18a), mentre S04 riporta re-
gole di ordine semantico scrivendo che l’articolo indeterminativo (e quin-
di anche il partitivo) è incompatibile con i dimostrativi perché sono anto-
nimi e quindi la loro cooccorrenza risulterebbe contradittoria (18b), e con
gli interrogativi che sono incompatibili con tutti gli altri determinanti (18c).
(18) a. Abbiamo visto *delle varie persone. Ho letto *dei parecchi libri.

(P07, 82)
b. *una quell’amica; *quella un’amica (S04, 136)
c. *un quale ragazzo è venuto? (S04, 137)

Conclusioni

Da quanto riportato possiamo concludere che l’omissione (facoltativa) del
partitivo con SN indeterminati al plurale investe il sintagma del tratto se-
mantico della non-specificità ed è l’unica possibile interpretazione di que-
sta struttura sintattica. Dall’altra parte, l’uso del partitivo in questi casi ri-
sulta ambiguo tra una lettura specifica e non-specifica. Da questo possiamo
dedurre che la relazione del valore semantico veicolato dal partitivo e dal-
la sua omissione non è sempre di sinonimia. Si può infatti avere l’omissio-
ne del partitivo con l’esclusivo tratto della non-specificità soltanto con il
complemento oggetto e con il soggetto in posizione di complemento ogget-
to nelle frasi inaccusative. Tale stato è il riflesso di una mancata grammati-
calizzazione completa dell’articolo indeterminativo in italiano. Tuttavia la
possibilità di una tale distinzione si perde nel caso di restrizioni fonologi-
che (nei sintagmi preposizionali introdotti da ‘di’), sintattiche (posizione e
struttura del soggetto) e semantiche (incompatibilità con determinanti si-
nonimi o antonimi).

Le grammatiche pedagogiche tendono a fare equivalere l’uso con par-
titivo alla sua assenza il che potrebbe portare gli studenti alla conclusio-
ne che l’omissione del partitivo con valore non-specifico si possa elimina-
re dalla lingua. In questo modo tali grammatiche potrebbero velocizzare la
G e influire sulla regolarizzazione nell’uso del partitivo, mentre l’assenza

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