Page 91 - Panjek, Aleksander (2015). Paesaggio culturale e ambiente del Carso. L’uso delle risorse naturali in età moderna. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
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senza bosco: la savana in carso

rocce e il pietrame.«16 Come per i pascoli, anche per i prati c’erano delle differenze che
per quanto attiene al fieno dipendevano dallo spessore dello strato di terra e dalla quan-
tità di pietre, oltre, ovviamente, alla presenza o meno di alberi e arbusti. Quale esempio
particolarmente illustrativo, citiamo quello di Brestovica presso Komen.

I prati di questa comune per la quantità dei sassi mai possono essere segati colla
falce solamente, bensì colla falce e col falcetto, certi una sola volta nell’anno certi
nessuna a motivo della cattiva erba che cresce nei medessimi. […] I prati di questa
comune in nessun maniera vengano coltivati ma si abbondonano alla natura stes-
sa. La coltivazione consiste nell’escavazione dei sassi e dei cespugli nella primave-
ra. […] Mancanza d’aquamento e d’innondazione fa che questa comune raccoglie
una pessima qualità di fieno ed in gran mancanza cosiche debbe condurlo d’al-
tri luoghi lontani. […] Prati: alla 1ma classe s’assegnano quei pratti, che produco-
no una qualità di fieno misciato coi spini, che vien tagliato ogn’anno una sola volta
parte colla falce parte col falcetta a motivo dei scogli prominenti. L’arsura e la pro-
fondità della terra è sempre rellativamente alla 2da classe. D’un jugero [0,575 ha]
di pratto si ricava annualmente 3 ½ centenari di fieno. Alla 2da classe assegna la
comune quei pratti, che producono mescita coi spigni, i quali vengono una sol volta
nell’anno tagliati non con la falce ma con falcetta motivo la gran quantità dei sassi
prominenti sopra la superficie percio non si puo assegnare la profondita della terra.
Si ricava annualmente sopra la superficie d’un jugero d’Austria centenara 2 di fieno.
La terza classe s’ascriva a quei pratti, che producono erba mesciata coi spini, i qua-
li la piu parte sono coperte coi sassi e scogli e perciò non possono essere tagliate ne
con la falce ne con falcetta, ma servono per pascolo degl’animali, più pelle pecco-
re che per i manzi. La profondità della terra a motivo dei scogli non si puo indicare.
Si ricava d’un jugero quadrato annualmente fudri di fieno trenta sei (36) (AST, CF,
Brestovica pri Komnu, S4).

Nei villaggi del ciglione carsico sopra Trieste fu rilevato che esistevano anche pascoli
recintati a uso privato, che si ripulivano ed erano leggermente migliori di quelli comuna-
li, terreni che possiamo confrontare con il tipo di pascoli appena citati, adatti solo per far
pascere le pecore. »Questi pascoli sono circondati da muri, formati colle pietre raccolte
sui medesimi, e in tal modo sono meno ingombri dei comunali«. A Trebiciano sottoline-
arono che in questi luoghi »un notabile spazio è però tolto alla vegetazione dell’erba, dai
maccigni, che vi esistono sulla superficie« (AST, CF, Trebiciano, S5).

Dopo la falciatura dei prati, vi si trasferiva il bestiame: »generalmente tutti i prati
di questa comune vengono pascolati dalla propria animalia dopo la raccolta del fieno«.17
A Štorje fu ribadito che ciò era dovuto al fatto che in autunno nei pascoli comunali veni-
va a mancare la pastura: »dopo il primo taglio dell’erba deve lasciarsi pascolare l’anima-
lia cornuta, venendo a mancare i pascoli al comunale« (AS T, CF, Štorje, S4). I bovini pa-
scevano sui prati sino alla fine del periodo pascolativo, che si concludeva più o meno nel
tardo ottobre.

16 AST, CF, Sesana, S4; Naklo, S4; Tomaj S4; Krajna vas, S4; Corgnale, S4; Divača, S4; Rodik, S4.

17 AST, CF, Ivanji Grad, S5; Lipa, S5; Sveto, S5; Škrbina, S5; Temnica S5; Vojščica, S5; Brestovica pri Komnu,
S4; Duino, S4; Jamiano, S4; Gorjansko, S4; similmente AST, CF, Sgonico, S4; Štorje, S4.

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