Page 89 - Luka Juri, Autopoiesi di sistemi-regione. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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4.2 Influenze esterne ed capacità autopoietica 89

costituzionale nel triennio 2008–2011 ed una prima divisione comu-
nale ha avuto successo soltanto dopo una forzatura costituzionale do-
ve la corte ha essa stessa costituito un nuovo comune nella parte più
settentrionale, quello di Ancarano.

Nel caso di Isola e di Pirano, essi hanno avuto destini politici simi-
li. Entrambi sono stati guidati da anni da sindaci provenienti dalle fi-
le dei Socialdemocratici, anche se Pirano, nell’autunno del 2006, ha
preferito un sindaco, Tomaž Gantar, rappresentante di una lista civi-
ca collegata a quella di Capodistria, mentre ad Isola è toccato lo stes-
so destino sotto la guida di Tomislav Klokocˇovnik. I Socialdemocratici
sono tornati però al potere quattro anni dopo.

Oltre a Lubiana, nel caso dell’Istria slovena va analizzato anche il
rapporto con Trieste e Roma, vista la vicinanza all’Italia e la presen-
za della minoranza nazionale italiana. In questo caso fa subito nota-
to che gran parte dei rapporti con Roma – cioè con il centro politico
italiano – vengono mediati da Lubiana o da Trieste. Mentre il primo
caso è stato già toccato, il secondo merita attenzione per tre motivi:
il rilevante peso economico di Trieste, il finanziamento della mino-
ranza nazionale italiana – ovvero della sue organizzazioni – in parte
tramite l’ente triestina Università popolare di Trieste – ed il peso po-
litico su Trieste da parte delle organizzazioni degli esuli italiani che
hanno lasciato l’Istria nel dopoguerra e rappresentano l’area politica
della destra nazionalista.

Nel caso del peso economico di Trieste, esso si sta facendo sentire
in modo maggiore con l’entrata della Slovenia nell’Unione europea.
Trieste è una città con un alto tasso di anziani ed un dinamismo eco-
nomico relativamente basso, ma pur sempre importante per le con-
dizioni dell’Istria slovena, che nel complesso raggiunge appena gli 82
mila abitanti, mentre Trieste da sola supera i 210 mila (anche se va no-
tato che in 10 anni, cioè dal censimento del 1991 a quello del 2001, la
popolazione è diminuita dell’8,6%, da 231 mila a 212 mila abitanti).

Nel caso dell’Università popolare di Trieste, una parte importante
dei fondi statali italiani destinati alla minoranza nazionale italiana in
Istria ed a Fiume è gestita da quest’ente triestina, la quale ha così la
possibilità di influire notevolmente sul lavoro e sulle posizioni delle
organizzazioni della minoranza. Tale situazione è per ora ancora non
definita in modo duraturo e l’assetto degli equilibri politici di lungo
termine è ancora da verificare. Tuttavia, nella situazione attuale, il fat-
to che l’Università popolare italiana cerchi di influire sulla vita della
minoranza – e tramite essa desideri essere presente anche nella po-
litica regionale dell’Istria slovena – è riconosciuto pubblicamente da
molti.
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