Page 19 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
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ia universitatisorchestre dell’epoca.4 Ed ancora, la passione per sono come i figli: sono i sostituti, gli equivalen-
un capodistr iano illustr e: bruno maier 19 la raccolta di francobolli e per il cinema. ti dei figli non nati. Sono stati concepiti, anch’es-
si, in un atto d’amore. Un amore tutto spirituale,
Vissuto per lo più appartato tra i suoi libri e ideale, intellettuale, qual è l’amore della lettera-
le sue carte, nel 1994 Maier ha dato libero sfogo tura, della cultura, base e fondamento di un’in-
alla sua vena di narratore dando alle stampe il ro- tera vita.” (Maier 1994, 250) L’università, dal can-
manzo L’assente, che ritrovo tra i suoi saggi e li- to suo, è stata la sua unica passione: “un’amante
bri con l’affettuosa dedica datata 25 aprile 1995: deliziosa, seducentissima, una moglie perfetta.
“All’amica Elis con vivissima cordialità”, segui- Nessuna donna reale mi ha dato quello che mi
ta dalla firma autografa. Nell’opera sono conflu- ha dato lei” (Maier 1994, 52), ammette con since-
ite, con i dovuti ampliamenti, le pagine di Case rità. Accanto ai miti della barca, della pesca, del
a Capodistria. Il romanzo, condotto tra ricordo calcio, delle opere liriche, della filatelia, del cine-
e immaginazione, nel quale tuttavia è riconosci- ma, delle canzoni suonate dalle orchestre duran-
bile il profilo di un uomo di studio con le sue ir- te i balli pubblici, miti già evocati in Case a Ca-
requietudini e con le sue nevrosi, è stato finalista podistria, il protagonista de L’assente informa
del premio Strega nel 1995 e vincitore nello stes- che un altro mito si è radicato prepotentemen-
so anno del premio Latisana per il Nord Est. Nel te dentro di lui negli anni in cui frequentava a
1998 è stato tradotto in lingua croata da Micha- Capodistria il liceo “Carlo Combi”: il mito del-
ela Vekarić. la letteratura italiana che ha fatto “piazza pulita
di tutti gli altri miti”, che pure hanno contribu-
Raggiunta l’età ingrata dei severi rendicon- ito alla sua “educazione sentimentale”, relegan-
ti, dei dolorosi bilanci morali, delle ruminazioni doli “in un ruolo del tutto inferiore, marginale,
su ciò che poteva essere e non è stato, nel roman- subalterno” (Maier, B. 1994, 139). Infatti, quello
zo, dietro lo schermo della finzione narrativa, della letteratura, “donna autoritaria e prepoten-
Maier ripercorre la storia della sua vita, gli alti te, dotata di un fascino fortissimo, di una strega-
e bassi di una non facile adattabilità agli sche- ta malia” (Maier 1994, 271), non è per il protago-
mi costringenti del quotidiano, dello stesso lavo- nista, Maurizio Leardi, controfigura romanzesca
ro universitario, dell’impegno culturale. Perché di Maier, un semplice mito, ma è “una realtà, un
“incentrato su una figura dominante, L’assen- amore che cresceva di giorno in giorno e si ali-
te può essere considerato una sorta di autobio- mentava di continue letture” (Maier 1994, 271).
grafia; ma un’autobiografia condotta per percor- In quegli anni, proprio perché la letteratura di-
si narrativi, in cui emerge, con una sua evidenza venta un “imperioso mito esistenziale”, che re-
anche simbolica ed emblematica, un certo tipo sterà tale per il resto della vita, l’io narrante sco-
di intellettuale del nostro tempo” (Maier 2013, pre il piacere della “solitudine operosa”, mentre
5), precisa Maier, il ritratto, cioè, di un irrequie- cresce e si rafforza l’aspirazione a intraprendere
to “uomo di carta” inguaribilmente contagiato la carriera universitaria.
dalla passione per i libri, che per questa passio-
ne sente d’essere stato inadempiente, di aver tra- Nell’opera, di cui ha seguito attentamente
scurato “altri settori non meno importanti della anche la trasposizione teatrale5, Maier ha scan-
realtà” (Maier 1994, 9), di aver sacrificato finan- dagliato a fondo il proprio animo e “versato un
che l’amore. Il protagonista confessa, infatti, che
l’unica realtà possibile per lui sono stati i libri e 5 Il lavoro di adattamento teatrale del romanzo è stato affidato a
la letteratura, lo stare dentro la letteratura, abi- Nino Mangano e a Francesco Macedonio. Lo spettacolo, messo in
tando in essa, nella sua specificità, nella sua ec- scena dalla Contrada e dalla Compagnia del Dramma Italiano di
cezionalità: “I libri [quelli scritti e pubblicati] Fiume, è andato in scena a Fiume, al Teatro Ivan Zajc, il 15 maggio
1998. Il lavoro, in due tempi, è stato presentato anche in varie citta-
4 Con altri giovani formava un’orchestrina in cui era il batterista. Il 5 dine istriane, a Zagabria e Trieste, ed ha chiuso il Mittelfest di Ci-
marzo 1944, al teatro Santa Chiara di Capodistria venne eseguita la vidale. Per un esaustivo approfondimento, si rimanda al saggio Bru-
canzone Capodistria bella, di cui era l’autore del testo, mentre la mu- no, il teatro ed io di Paolo Quazzolo, in Bruno Maier e i “compositori di
sica era di Egidio Parovel. vita”. Un critico e i suoi autori, «Quaderni» dell’Archivio e Centro di
Documentazione della Cultura Regionale, 2013, 23-25.
un capodistr iano illustr e: bruno maier 19 la raccolta di francobolli e per il cinema. ti dei figli non nati. Sono stati concepiti, anch’es-
si, in un atto d’amore. Un amore tutto spirituale,
Vissuto per lo più appartato tra i suoi libri e ideale, intellettuale, qual è l’amore della lettera-
le sue carte, nel 1994 Maier ha dato libero sfogo tura, della cultura, base e fondamento di un’in-
alla sua vena di narratore dando alle stampe il ro- tera vita.” (Maier 1994, 250) L’università, dal can-
manzo L’assente, che ritrovo tra i suoi saggi e li- to suo, è stata la sua unica passione: “un’amante
bri con l’affettuosa dedica datata 25 aprile 1995: deliziosa, seducentissima, una moglie perfetta.
“All’amica Elis con vivissima cordialità”, segui- Nessuna donna reale mi ha dato quello che mi
ta dalla firma autografa. Nell’opera sono conflu- ha dato lei” (Maier 1994, 52), ammette con since-
ite, con i dovuti ampliamenti, le pagine di Case rità. Accanto ai miti della barca, della pesca, del
a Capodistria. Il romanzo, condotto tra ricordo calcio, delle opere liriche, della filatelia, del cine-
e immaginazione, nel quale tuttavia è riconosci- ma, delle canzoni suonate dalle orchestre duran-
bile il profilo di un uomo di studio con le sue ir- te i balli pubblici, miti già evocati in Case a Ca-
requietudini e con le sue nevrosi, è stato finalista podistria, il protagonista de L’assente informa
del premio Strega nel 1995 e vincitore nello stes- che un altro mito si è radicato prepotentemen-
so anno del premio Latisana per il Nord Est. Nel te dentro di lui negli anni in cui frequentava a
1998 è stato tradotto in lingua croata da Micha- Capodistria il liceo “Carlo Combi”: il mito del-
ela Vekarić. la letteratura italiana che ha fatto “piazza pulita
di tutti gli altri miti”, che pure hanno contribu-
Raggiunta l’età ingrata dei severi rendicon- ito alla sua “educazione sentimentale”, relegan-
ti, dei dolorosi bilanci morali, delle ruminazioni doli “in un ruolo del tutto inferiore, marginale,
su ciò che poteva essere e non è stato, nel roman- subalterno” (Maier, B. 1994, 139). Infatti, quello
zo, dietro lo schermo della finzione narrativa, della letteratura, “donna autoritaria e prepoten-
Maier ripercorre la storia della sua vita, gli alti te, dotata di un fascino fortissimo, di una strega-
e bassi di una non facile adattabilità agli sche- ta malia” (Maier 1994, 271), non è per il protago-
mi costringenti del quotidiano, dello stesso lavo- nista, Maurizio Leardi, controfigura romanzesca
ro universitario, dell’impegno culturale. Perché di Maier, un semplice mito, ma è “una realtà, un
“incentrato su una figura dominante, L’assen- amore che cresceva di giorno in giorno e si ali-
te può essere considerato una sorta di autobio- mentava di continue letture” (Maier 1994, 271).
grafia; ma un’autobiografia condotta per percor- In quegli anni, proprio perché la letteratura di-
si narrativi, in cui emerge, con una sua evidenza venta un “imperioso mito esistenziale”, che re-
anche simbolica ed emblematica, un certo tipo sterà tale per il resto della vita, l’io narrante sco-
di intellettuale del nostro tempo” (Maier 2013, pre il piacere della “solitudine operosa”, mentre
5), precisa Maier, il ritratto, cioè, di un irrequie- cresce e si rafforza l’aspirazione a intraprendere
to “uomo di carta” inguaribilmente contagiato la carriera universitaria.
dalla passione per i libri, che per questa passio-
ne sente d’essere stato inadempiente, di aver tra- Nell’opera, di cui ha seguito attentamente
scurato “altri settori non meno importanti della anche la trasposizione teatrale5, Maier ha scan-
realtà” (Maier 1994, 9), di aver sacrificato finan- dagliato a fondo il proprio animo e “versato un
che l’amore. Il protagonista confessa, infatti, che
l’unica realtà possibile per lui sono stati i libri e 5 Il lavoro di adattamento teatrale del romanzo è stato affidato a
la letteratura, lo stare dentro la letteratura, abi- Nino Mangano e a Francesco Macedonio. Lo spettacolo, messo in
tando in essa, nella sua specificità, nella sua ec- scena dalla Contrada e dalla Compagnia del Dramma Italiano di
cezionalità: “I libri [quelli scritti e pubblicati] Fiume, è andato in scena a Fiume, al Teatro Ivan Zajc, il 15 maggio
1998. Il lavoro, in due tempi, è stato presentato anche in varie citta-
4 Con altri giovani formava un’orchestrina in cui era il batterista. Il 5 dine istriane, a Zagabria e Trieste, ed ha chiuso il Mittelfest di Ci-
marzo 1944, al teatro Santa Chiara di Capodistria venne eseguita la vidale. Per un esaustivo approfondimento, si rimanda al saggio Bru-
canzone Capodistria bella, di cui era l’autore del testo, mentre la mu- no, il teatro ed io di Paolo Quazzolo, in Bruno Maier e i “compositori di
sica era di Egidio Parovel. vita”. Un critico e i suoi autori, «Quaderni» dell’Archivio e Centro di
Documentazione della Cultura Regionale, 2013, 23-25.