Page 83 - Studia Universitatis Hereditati, vol 8(2) (2020)
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ia universitatislogici determinerebbero una certa perdita di periodo critico ha da tempo travalicato i confi-
il ruolo dei cartoni animati nell’acquisizione dell’italiano come L2 ... 83 flessibilità, rendendo così più lento e impreciso ni della letteratura del settore, indicando l’in-
l’apprendimento delle lingue; al contrario, l’ac- fanzia come il periodo più fruttuoso ed efficace
quisizione precoce contribuirebbe a raggiungere per l’apprendimento delle lingue. Secondo Oda
un miglior livello nella pronuncia, nella fluenza (2020, 15), si tratterebbe di una convinzione pro-
e nell’efficacia comunicativa nonché a ottenere mossa dall’ideologia linguistica sulla necessità di
risultati scolastici migliori (a questo proposito si studiare in primis l’inglese, che trova espressione
vedano ad es. i vari contributi in Rokita-Jaśkow nell’enunciato The earlier, the better. Start now!
ed Ellis 2019). Questo discorso, creato e diffuso dai media, fa
presa soprattutto sui genitori, che vengono per-
Il fattore età e l’ipotesi del periodo criti- suasi a esporre i propri figli già in tenerissima età
co sono temi controversi tra i ricercatori, che a una LS e a iscriverli quanto prima a corsi di lin-
non sono concordi neppure sull’utilità di inizia- gua (l’autrice tratta dell’apprendimento precoce
re precocemente lo studio delle lingue straniere. dell’inglese in Giappone, ma chi scrive è dell’o-
Secondo Nikolov (2016, 3), l’idea che l’infanzia pinione che ciò si possa estendere anche a conte-
sia il periodo migliore per imparare le lingue tro- sti europei).
va voce nello slogan the younger the better. Mol-
ti esperti tuttavia non concordano con questa Effetti dei cartoni animati
affermazione, sostenendo che sia fuorviante con- sull’acquisizione di L2
centrarsi sull’età come variabile chiave, poiché La generale convinzione che i bambini debbano
un inizio anticipato non garantisce automatica- essere esposti quanto prima a una seconda lingua
mente risultati migliori o più rapidi. Questi stu- tocca anche il vivere quotidiano in famiglia: ad
diosi sostengono una tesi che riassumono invece esempio, i genitori possono scegliere di esporre
con the younger the slower (ibid.), secondo la qua- i figli a programmi televisivi o multimediali in
le a determinare il successo dell’apprendimen- una lingua che non è quella parlata in casa. Tra i
to precoce di una seconda lingua concorrerebbe- programmi preferiti dai bambini ci sono indub-
ro più variabili, come l’interazione fra le lingue biamente i cartoni animati; per questo, la ricer-
e altri fattori extralinguistici, individuali, socio- ca si è occupata degli effetti che essi avrebbero su
affettivi, cognitivi, contestuali e ambientali ecc. varie dimensioni della vita e dello sviluppo dei
che influenzerebbero fortemente i processi e i ri- bambini (identificazione con i personaggi, co-
sultati dell‘apprendimento2. struzione dell’identità, bisogno di distrazione,
possibilità di provare emozioni, violenza ecc.),
A conclusione di una recente rassegna criti- tra cui anche l’acquisizione delle lingue.
ca della letteratura su questo tema, Pfenninger e
Singleton (2019) propongono di superare la dia- Bahrami e Sim (2012, 57-58) raggruppano la
triba e accettare che “in circostanze di appren- letteratura concernente l’effetto dei materiali au-
dimento ottimali (cioè alta qualità, quantità e diovisivi sull’apprendimento di una lingua stra-
intensità di input in un contesto naturalistico, niera in studi aneddotici e quantitativi che pren-
ampie opportunità di interazione con una va- dono in esame sia l’apprendimento incidentale,
rietà di madrelingua, alta motivazione, ecc.) pra- cioè quello non pianificato, che avviene casual-
ticare una lingua straniera in tenera età può ave- mente, ad esempio guardando la TV, sia quello
re conseguenze positive” (ibid.). intenzionale, che mettiamo volutamente in atto
quando impariamo una nuova lingua usando ad
Benché, come si è visto, la ricerca non sia in esempio i cartoni come strumento didattico in
grado di isolare il ruolo del fattore età nell’ac- classe (argomento che non è oggetto di questo ar-
quisizione di una seconda lingua, l’ipotesi del ticolo). Tutti questi studi partono comunque dal
presupposto che l’input linguistico sia una com-
2 Per una rassegna degli studi inerenti la disputa sul fattore età e ac-
quisizione delle lingue si vedano ad es. Nikolov e Djigunovic (2011),
Muñoz e Singleton (2011), Birdsong (2018) e Pfenninger e Single-
ton (2019).
il ruolo dei cartoni animati nell’acquisizione dell’italiano come L2 ... 83 flessibilità, rendendo così più lento e impreciso ni della letteratura del settore, indicando l’in-
l’apprendimento delle lingue; al contrario, l’ac- fanzia come il periodo più fruttuoso ed efficace
quisizione precoce contribuirebbe a raggiungere per l’apprendimento delle lingue. Secondo Oda
un miglior livello nella pronuncia, nella fluenza (2020, 15), si tratterebbe di una convinzione pro-
e nell’efficacia comunicativa nonché a ottenere mossa dall’ideologia linguistica sulla necessità di
risultati scolastici migliori (a questo proposito si studiare in primis l’inglese, che trova espressione
vedano ad es. i vari contributi in Rokita-Jaśkow nell’enunciato The earlier, the better. Start now!
ed Ellis 2019). Questo discorso, creato e diffuso dai media, fa
presa soprattutto sui genitori, che vengono per-
Il fattore età e l’ipotesi del periodo criti- suasi a esporre i propri figli già in tenerissima età
co sono temi controversi tra i ricercatori, che a una LS e a iscriverli quanto prima a corsi di lin-
non sono concordi neppure sull’utilità di inizia- gua (l’autrice tratta dell’apprendimento precoce
re precocemente lo studio delle lingue straniere. dell’inglese in Giappone, ma chi scrive è dell’o-
Secondo Nikolov (2016, 3), l’idea che l’infanzia pinione che ciò si possa estendere anche a conte-
sia il periodo migliore per imparare le lingue tro- sti europei).
va voce nello slogan the younger the better. Mol-
ti esperti tuttavia non concordano con questa Effetti dei cartoni animati
affermazione, sostenendo che sia fuorviante con- sull’acquisizione di L2
centrarsi sull’età come variabile chiave, poiché La generale convinzione che i bambini debbano
un inizio anticipato non garantisce automatica- essere esposti quanto prima a una seconda lingua
mente risultati migliori o più rapidi. Questi stu- tocca anche il vivere quotidiano in famiglia: ad
diosi sostengono una tesi che riassumono invece esempio, i genitori possono scegliere di esporre
con the younger the slower (ibid.), secondo la qua- i figli a programmi televisivi o multimediali in
le a determinare il successo dell’apprendimen- una lingua che non è quella parlata in casa. Tra i
to precoce di una seconda lingua concorrerebbe- programmi preferiti dai bambini ci sono indub-
ro più variabili, come l’interazione fra le lingue biamente i cartoni animati; per questo, la ricer-
e altri fattori extralinguistici, individuali, socio- ca si è occupata degli effetti che essi avrebbero su
affettivi, cognitivi, contestuali e ambientali ecc. varie dimensioni della vita e dello sviluppo dei
che influenzerebbero fortemente i processi e i ri- bambini (identificazione con i personaggi, co-
sultati dell‘apprendimento2. struzione dell’identità, bisogno di distrazione,
possibilità di provare emozioni, violenza ecc.),
A conclusione di una recente rassegna criti- tra cui anche l’acquisizione delle lingue.
ca della letteratura su questo tema, Pfenninger e
Singleton (2019) propongono di superare la dia- Bahrami e Sim (2012, 57-58) raggruppano la
triba e accettare che “in circostanze di appren- letteratura concernente l’effetto dei materiali au-
dimento ottimali (cioè alta qualità, quantità e diovisivi sull’apprendimento di una lingua stra-
intensità di input in un contesto naturalistico, niera in studi aneddotici e quantitativi che pren-
ampie opportunità di interazione con una va- dono in esame sia l’apprendimento incidentale,
rietà di madrelingua, alta motivazione, ecc.) pra- cioè quello non pianificato, che avviene casual-
ticare una lingua straniera in tenera età può ave- mente, ad esempio guardando la TV, sia quello
re conseguenze positive” (ibid.). intenzionale, che mettiamo volutamente in atto
quando impariamo una nuova lingua usando ad
Benché, come si è visto, la ricerca non sia in esempio i cartoni come strumento didattico in
grado di isolare il ruolo del fattore età nell’ac- classe (argomento che non è oggetto di questo ar-
quisizione di una seconda lingua, l’ipotesi del ticolo). Tutti questi studi partono comunque dal
presupposto che l’input linguistico sia una com-
2 Per una rassegna degli studi inerenti la disputa sul fattore età e ac-
quisizione delle lingue si vedano ad es. Nikolov e Djigunovic (2011),
Muñoz e Singleton (2011), Birdsong (2018) e Pfenninger e Single-
ton (2019).