Page 160 - Lazar, Irena, Aleksander Panjek in Jonatan Vinkler. Ur. 2020. Mikro in makro. Pristopi in prispevki k humanističnim vedam ob dvajsetletnici UP Fakultete za humanistične študije, 2. knjiga. Koper: Založba Univerze na Primorskem.
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to a cui reggersi nella durezza del vivere quotidiano. Il richiamo a una
visione classicamente serena talvolta è inserito in una consapevolezza mo-
derna, o post-moderna, che quell’armonia non sia reale, ma simbolica, im-
magine mitica e catartica faticosamente costruita, talismano che rassicura
ma che non è detto esista.

Questa seconda soluzione ne affianca una terza, perseguita da autori
che con ricerche d’archivio e filologiche cercano di salvare una tradizione
linguistica e culturale regionale che è in via d’estinzione. C’è chi inventa,
sui ruderi di una storia lontana, miti e leggende che permettano di rilancia-
re il passato di un’Istria arcaica che, nascondendo le ferite più recenti, mo-
strerebbe un ritratto inedito, splendido, e ancora tutto da scoprire (Milani
e Dobran 2010b, Zudič Antonič 2014).

Nell’apparente diversità delle opere di tutti questi autori entrano i
grandi temi, antichi e drammaticamente moderni, della vita e della mor-
te, dell’infinito e del tempo, del rapporto tra la coscienza e il divenire, tra
l’individuo e la totalità, del ricordo sopraffatto dai drammi delle separazio-
ni, degli strappi e delle tragedie umane della piccola patria inserita in un
nuovo contesto politico, in un ambiente radicalmente mutato, aperto alle
masse di nuovi arrivati. Da qui i riferimenti al disagio di abitare “ai mar-
gini” proprio da parte di chi non riesce ad assuefarsi al nuovo ambiente né
a staccarsi dal vecchio e deve adottare lingue, strutture mentali e modelli
di comportamento diversi dai propri, che spesso creano spiazzamento. Da
qui il malessere esistenziale e la ricerca di nuovi significati da dare alla pro-
pria esistenza, da una parte e dall’altra, che spesso, con la doppia esclusione
(dalla cultura d’origine e da quella d’accoglienza) hanno dato luogo in lette-
ratura a varie narrazioni dell’esperienza umana e dell’estraneità interna dei
‘rimasti’. A questi motivi si aggiungono un’infinità di riflessioni sull’iden-
tità: crisi di identità, conflitti interni, conflitti generazionali, incomprensio-
ne, fedeltà alle proprie tradizioni o ribellione, doppia identità… (Milani e
Dobran 2010b).

All’inizio del terzo millennio la nuova generazione di scrittori dell’I-
stria cerca vie d’uscita alternative, almeno parzialmente, nel modo di inten-
dere e di fare letteratura. S’impone perciò una prima considerazione di or-
dine generale che opera una distinzione tra la letteratura del passato, quella
strettamente legata alla storia, all’esodo, alla memoria, e quella sviluppatasi
a partire dagli anni Novanta, nata in un periodo tormentato e sconvolto dai
cambiamenti avveratisi sul piano politico, economico, sociale, dai quali si è
sviluppato un tipo di letteratura che ha realizzato alcuni importanti e inte-

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