Page 61 - Hrobat Virloget, Katja, Kavrečič, Petra, eds. (2015). Il paesaggio immateriale del Carso. Založba Univerze na Primorskem, Koper.
P. 61
be e racconti di dutovlje e dintorni nell’annotazione di lovro žvab

consigliò infatti di nascondersi in un determinato punto del bo- Immagine 8: Santua­
sco, dove sarebbe arrivato il maligno, e dopo aver fatto ciò sente rio sul Tabor a Mon­
la canzoncina del diavolo: rupino (foto M. Kro­
pej Telban).
Nemmeno il contadino sa,
qual’il mio nome è:
Špic parkelj, Špic parkelj!

Il nome di un essere soprannaturale secondo le credenze
umane spesso rappresentava un tabù, poiché quando l’uomo vie-
ne a conoscenza del nome o dell’origine di quell’essere, questo
viene tradito e così viene reso vulnerabile, perciò è costretto a
ritirarsi nell’altro mondo. Rappresentazioni religiose simili sono
vive ancora oggi, le persone nel Kozjansko per esempio credono
ancora che se si dice in faccia a qualcuno che è mago o strega, la
sua potenza non può più fare danni (Mencej, 2006, 56).

Racconti sul diavolo e leggende

Anche nelle leggende e nei racconti di Žvab, come pure nelle fia-
be, il protagonista è spesso il demonio. Nel racconto n° 17 »Il ca-
pitano e il diavolo« il diavolo trascina dal fondo marino un teso-

61
   56   57   58   59   60   61   62   63   64   65   66