Page 53 - Studia Universitatis Hereditati, vol 11(1) (2023)
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ia universitatissolo possibile superamento dell’evento nel fat- ce dei suoi rapitori. Realtà e fantasia si intes-
to» (Boscolo e Jossa 2014, 37-38). sevano come i fili di un tappeto (Mancasso-
la cronaca r ipensata dalla finzione letter ar ia e cinematogr afica: un cavalier e bianco ... 53 la 2011b, 107).
Un cavaliere bianco: la riscrittura letteraria
come superamento catartico della realtà L’elemento portante della riscrittura dell’e-
pisodio di cronaca è quindi proprio l’introduzio-
Il percorso letterario scelto da Mancassola è ne della prospettiva della compagna di banco in-
orientato a creare nel lettore una commozione namorata del cavaliere bianco, supereroe che la
che agisca «come strumento di conoscenza e di protegge, che vive nei suoi sogni e che simboleg-
vita», in contrapposizione a quel sentimento di gia il suo desiderio di ribellione e liberazione da
commozione che nella cronaca veicolata dai me- una realtà insostenibile, omertosa che coinvol-
dia è volto «al consumo delle esperienze uma- ge anche la sua famiglia e che la porterà all’iso-
ne» e che agisce da anestetico rispetto all’uma- lamento e a una forte crisi psicologica. Il letto-
nità (BlowBook 2011). Attraverso la letteratura, re si avvicina al personaggio di Silvia attraverso
l’invenzione letteraria e il registro fantastico, una descrizione, che anticipa gli sviluppi della
spesso fiabesco, l’autore cerca di ricostruire dei sua vita futura e le conseguenze del trauma:
percorsi possibili tentando di arrivare a una libe-
razione: «a differenza della cronaca che non ha Aveva dodici anni. Non sapeva ancora mol-
nessuna morale, nessuna catarsi, la fiaba ha una to di ciò che stava per venire, della musica
morale, un’etica, ha un senso, serve a dimostrar- che lei e Loredana avrebbero ascoltato, dei
ci qualcosa, a indirizzarci in qualche modo» vestiti che avrebbero messo. Le avventu-
(BlowBook 2011) per crescere e provare a supera- re gloriose e tristi dell’adolescenza. Soprat-
re una realtà crudele. tutto, sapeva così poco dell’abisso che stava
per inghiottirla, del tormento che d’ora in
In questo paragrafo si cercherà di presenta- poi l’avrebbe seguita dovunque e di tutte le
re i tratti più significativi riguardo al trattamen- domande che un giorno le avrebbero fatto i
to della cronaca nel racconto Un cavaliere bian- dottori, del sapore velenoso delle pillole che
co nonché le modalità letterarie utilizzate per le avrebbero dato. Sapeva solo questo, per il
riscrivere, da un lato, l’episodio del rapimento e momento, che con tutta se stessa voleva ve-
dell’uccisione di Giuseppe Di Matteo e dall’altro derlo tornare, e che il mattino dopo il banco
l’impatto diretto che la sua scomparsa e la sua non fosse vuoto. E invece di sicuro lo sareb-
morte hanno avuto su Silvia, personaggio fem- be stato (Mancassola 2011b, 72).
minile inventato dall’autore. L’ideazione della
protagonista femminile permette all’autore di Il turbamento della protagonista femmini-
raccontare una storia diversa, segnata dal trauma le viene raccontato attraverso il libro di fumet-
subito e aperta a una dimensione fantastica, dove ti di Silvia e questo processo creativo, di disegno
il ragazzo viene trasformato in supereroe di un li- e scrittura, è un’operazione che farà parte an-
bro di fumetti creato dalla ragazza: che del suo percorso terapeutico. Le permetterà
di fare ordine nei suoi pensieri per dare un senso
Un cavaliere bianco era il titolo del libro. Ini- all’esperienza vissuta e l’aiuterà a superare il mo-
ziava con una sequenza fissa di una finestra mento più difficile della sua vita, quando appre-
che si accendeva e spegneva, una sequenza sa la notizia della morte del compagno di scuola,
misteriosa in un bianco e nero iperrealista, sprofonda in una realtà parallela:
struggente e quasi horror. La storia autobio-
grafica di Silvia si mescolava con quella del Lo psichiatra aveva detto che la ragazza vi-
ragazzino e dei suoi rapitori. Il ragazzino fi- veva in un mondo suo, aveva detto che sta-
niva nell’acido e risorgeva, diventava il Ca- va cercando di sfuggire da un trauma. Que-
valiere Bianco, vegliava su di lei e lavorava sto psichiatra faceva delle grandi scoperte.
nell’ombra per mettere la polizia sulle trac- Dunque, nel disegno c’erano tutti, con gli
to» (Boscolo e Jossa 2014, 37-38). sevano come i fili di un tappeto (Mancasso-
la cronaca r ipensata dalla finzione letter ar ia e cinematogr afica: un cavalier e bianco ... 53 la 2011b, 107).
Un cavaliere bianco: la riscrittura letteraria
come superamento catartico della realtà L’elemento portante della riscrittura dell’e-
pisodio di cronaca è quindi proprio l’introduzio-
Il percorso letterario scelto da Mancassola è ne della prospettiva della compagna di banco in-
orientato a creare nel lettore una commozione namorata del cavaliere bianco, supereroe che la
che agisca «come strumento di conoscenza e di protegge, che vive nei suoi sogni e che simboleg-
vita», in contrapposizione a quel sentimento di gia il suo desiderio di ribellione e liberazione da
commozione che nella cronaca veicolata dai me- una realtà insostenibile, omertosa che coinvol-
dia è volto «al consumo delle esperienze uma- ge anche la sua famiglia e che la porterà all’iso-
ne» e che agisce da anestetico rispetto all’uma- lamento e a una forte crisi psicologica. Il letto-
nità (BlowBook 2011). Attraverso la letteratura, re si avvicina al personaggio di Silvia attraverso
l’invenzione letteraria e il registro fantastico, una descrizione, che anticipa gli sviluppi della
spesso fiabesco, l’autore cerca di ricostruire dei sua vita futura e le conseguenze del trauma:
percorsi possibili tentando di arrivare a una libe-
razione: «a differenza della cronaca che non ha Aveva dodici anni. Non sapeva ancora mol-
nessuna morale, nessuna catarsi, la fiaba ha una to di ciò che stava per venire, della musica
morale, un’etica, ha un senso, serve a dimostrar- che lei e Loredana avrebbero ascoltato, dei
ci qualcosa, a indirizzarci in qualche modo» vestiti che avrebbero messo. Le avventu-
(BlowBook 2011) per crescere e provare a supera- re gloriose e tristi dell’adolescenza. Soprat-
re una realtà crudele. tutto, sapeva così poco dell’abisso che stava
per inghiottirla, del tormento che d’ora in
In questo paragrafo si cercherà di presenta- poi l’avrebbe seguita dovunque e di tutte le
re i tratti più significativi riguardo al trattamen- domande che un giorno le avrebbero fatto i
to della cronaca nel racconto Un cavaliere bian- dottori, del sapore velenoso delle pillole che
co nonché le modalità letterarie utilizzate per le avrebbero dato. Sapeva solo questo, per il
riscrivere, da un lato, l’episodio del rapimento e momento, che con tutta se stessa voleva ve-
dell’uccisione di Giuseppe Di Matteo e dall’altro derlo tornare, e che il mattino dopo il banco
l’impatto diretto che la sua scomparsa e la sua non fosse vuoto. E invece di sicuro lo sareb-
morte hanno avuto su Silvia, personaggio fem- be stato (Mancassola 2011b, 72).
minile inventato dall’autore. L’ideazione della
protagonista femminile permette all’autore di Il turbamento della protagonista femmini-
raccontare una storia diversa, segnata dal trauma le viene raccontato attraverso il libro di fumet-
subito e aperta a una dimensione fantastica, dove ti di Silvia e questo processo creativo, di disegno
il ragazzo viene trasformato in supereroe di un li- e scrittura, è un’operazione che farà parte an-
bro di fumetti creato dalla ragazza: che del suo percorso terapeutico. Le permetterà
di fare ordine nei suoi pensieri per dare un senso
Un cavaliere bianco era il titolo del libro. Ini- all’esperienza vissuta e l’aiuterà a superare il mo-
ziava con una sequenza fissa di una finestra mento più difficile della sua vita, quando appre-
che si accendeva e spegneva, una sequenza sa la notizia della morte del compagno di scuola,
misteriosa in un bianco e nero iperrealista, sprofonda in una realtà parallela:
struggente e quasi horror. La storia autobio-
grafica di Silvia si mescolava con quella del Lo psichiatra aveva detto che la ragazza vi-
ragazzino e dei suoi rapitori. Il ragazzino fi- veva in un mondo suo, aveva detto che sta-
niva nell’acido e risorgeva, diventava il Ca- va cercando di sfuggire da un trauma. Que-
valiere Bianco, vegliava su di lei e lavorava sto psichiatra faceva delle grandi scoperte.
nell’ombra per mettere la polizia sulle trac- Dunque, nel disegno c’erano tutti, con gli