Page 35 - Studia Universitatis Hereditati, vol 7(2) (2019)
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ia universitatisdiscorso di rappresentazione letteraria e non una mento di Umberto Saba e di Eugenio Montale,
indentità nazionale e immagini dell’ “altro” 35 rappresentazione della società; inoltre, la pro- vennero raccolte e riunite nel 1932 con il titolo di
spettiva imagologica può risultare riduttiva per I nostri simili (Zudič Antonič 2014, 402).
poter avere un quadro completo della produzio-
ne letteraria che si intende analizzare. A questo A partire dagli anni Trenta, Quarantotti
scopo, si dovrà quindi ricorrere anche alla criti- Gambini collaborò a diverse riviste e testate ita-
ca tematica, che permetterà di individuare alcu- liane: L’Italia letteraria (1929), La Stampa (1933),
ne tematiche ricorrenti nei libri analizzati, e ai nonché nel 1935 venne pubblicato a puntate sulla
metodi propri della narratologia, utili per un’a- rivista Pan il primo romanzo, La rosa rossa, poi
nalisi approfondita dei testi. Ogni volta quindi il edito in volume nel 1937 per Treves. Tra gli anni
discorso critico di analisi sarà portato avanti sce- Quaranta e Cinquanta, pubblicò anche su Il
gliendo gli strumenti che meglio di altri si adat- Tempo di Roma, su Il Tempo di Milano, in quoti-
tano ad estrapolare dai testi gli aspetti e i signifi- diani triestini e riviste. Trovato impiego presso la
cati che si vogliono studiare. Società di navigazione genovese Italia, ebbe modo
di compiere numerosi viaggi (Iannuzzi 2016).
Pier Antonio Quarantotti Gambini:
vita e opere Nel 1939 aveva già finito la stesura del rac-
Pier Antonio Quarantotti Gambini nacque a Pi- conto Tre bandiere che dapprima fu pubblica-
sino d’Istria nel 1910 da Giovanni Quarantot- to nel 1941 nella rivista fiorentina Letteratura,
to, che apparteneva a un’antica famiglia nobile quindi nel 1942 in volume nella collana “Narra-
di Rovigno4 e da Fides Histriae Gambini, di- tori contemporanei” dell’editore Einaudi (Mo-
scendente di un’illustre famiglia capodistriana5. retto e Picamus 2010, 27).
Presso la villa del nonno materno a Semedella,
sul litorale vicino a Capodistria, passò gran par- Nel 1942 il Municipio di Trieste gli affidò la
te dell’infanzia e dell’adolescenza, e proprio a direzione della Biblioteca civica Hortis e del suo
questi luoghi si deve la sua ispirazione letteraria. Archivio diplomatico. A questo periodo risale il
Durante gli anni di studio presso il liceo Carlo romanzo L’onda dell’incrociatore, pubblicato da
Combi a Capodistria, incontrò lo scrittore ingle- Einaudi nel 1947 che l’anno successivo vinse il
se Richard Hughes, a Trieste conobbe Umber- Premio Bagutta.
to Saba con il quale strinse un’amicizia duratu-
ra. Questi incontri furono decisivi per il giovane L’occupazione di Trieste nel maggio 1945 da
Quarantotti Gambini perché lo incoraggiarono parte delle truppe dell’esercito jugoslavo di Tito,
nelle sue prime prove di scrittore (Zudič Anto- segnò drammaticamente la vita dello scrittore.
nič 2014, 400-401; Iannuzzi 2016). Rifiutatosi di aderire alle associazioni titine che
chiedevano l’annessione dell’Istria alla Jugosla-
Iniziati gli studi di giurisprudenza all’U- via, rischiò l’arresto e venne destituito dall’in-
niversità di Milano, li portò a termine nel 1937 carico di direttore della Biblioteca civica. Qua-
all’Università di Torino. Nel frattempo, tra il rantotti Gambini scappò clandestinamente da
1929 e il 1932, esordì come narratore sulla rivista Trieste per recarsi prima ad Udine e in seguito a
Solaria con le tre novelle I tre crocifissi, Il fante di Venezia. I ricordi dei quaranta giorni dell’occu-
spade e La casa del melograno che, per interessa- pazione titina di Trieste furono descritti in Pri-
mavera a Trieste. Ricordi del ’45, uscito nel 1951
4 Il nonno paterno era discendente di una famiglia nobile di Rovigno, per Mondadori (Moretto e Picamus 2010).
quella dei Quarantotto. Pier Antonio, fece modificare il cognome
nel 1937 (Zudič Antonič 2014, 400). Tra il 1945 e il 1949 diresse l’emittente ra-
diofonica clandestina Radio Venezia Giulia, in
5 Il nonno materno, da cui Pier Antonio prese il nome e il cognome, seguito si dedicò completamente alla scrittura.
era stato un politico di rilievo nell’Ottocento: capo della maggio- Negli anni Cinquanta uscirono Amor militare
ranza italiana alla Dieta provinciale di Parenzo, deputato parlamen- (prima edizione del 1955, successivamente pub-
tare a Vienna e membro delle Delegazioni dell’Impero austro-un- blicato con il titolo L’amore di Lupo, 1964), Il
garico (Iannuzzi 2016). cavallo Tripoli (1956) che andranno a costituire
indentità nazionale e immagini dell’ “altro” 35 rappresentazione della società; inoltre, la pro- vennero raccolte e riunite nel 1932 con il titolo di
spettiva imagologica può risultare riduttiva per I nostri simili (Zudič Antonič 2014, 402).
poter avere un quadro completo della produzio-
ne letteraria che si intende analizzare. A questo A partire dagli anni Trenta, Quarantotti
scopo, si dovrà quindi ricorrere anche alla criti- Gambini collaborò a diverse riviste e testate ita-
ca tematica, che permetterà di individuare alcu- liane: L’Italia letteraria (1929), La Stampa (1933),
ne tematiche ricorrenti nei libri analizzati, e ai nonché nel 1935 venne pubblicato a puntate sulla
metodi propri della narratologia, utili per un’a- rivista Pan il primo romanzo, La rosa rossa, poi
nalisi approfondita dei testi. Ogni volta quindi il edito in volume nel 1937 per Treves. Tra gli anni
discorso critico di analisi sarà portato avanti sce- Quaranta e Cinquanta, pubblicò anche su Il
gliendo gli strumenti che meglio di altri si adat- Tempo di Roma, su Il Tempo di Milano, in quoti-
tano ad estrapolare dai testi gli aspetti e i signifi- diani triestini e riviste. Trovato impiego presso la
cati che si vogliono studiare. Società di navigazione genovese Italia, ebbe modo
di compiere numerosi viaggi (Iannuzzi 2016).
Pier Antonio Quarantotti Gambini:
vita e opere Nel 1939 aveva già finito la stesura del rac-
Pier Antonio Quarantotti Gambini nacque a Pi- conto Tre bandiere che dapprima fu pubblica-
sino d’Istria nel 1910 da Giovanni Quarantot- to nel 1941 nella rivista fiorentina Letteratura,
to, che apparteneva a un’antica famiglia nobile quindi nel 1942 in volume nella collana “Narra-
di Rovigno4 e da Fides Histriae Gambini, di- tori contemporanei” dell’editore Einaudi (Mo-
scendente di un’illustre famiglia capodistriana5. retto e Picamus 2010, 27).
Presso la villa del nonno materno a Semedella,
sul litorale vicino a Capodistria, passò gran par- Nel 1942 il Municipio di Trieste gli affidò la
te dell’infanzia e dell’adolescenza, e proprio a direzione della Biblioteca civica Hortis e del suo
questi luoghi si deve la sua ispirazione letteraria. Archivio diplomatico. A questo periodo risale il
Durante gli anni di studio presso il liceo Carlo romanzo L’onda dell’incrociatore, pubblicato da
Combi a Capodistria, incontrò lo scrittore ingle- Einaudi nel 1947 che l’anno successivo vinse il
se Richard Hughes, a Trieste conobbe Umber- Premio Bagutta.
to Saba con il quale strinse un’amicizia duratu-
ra. Questi incontri furono decisivi per il giovane L’occupazione di Trieste nel maggio 1945 da
Quarantotti Gambini perché lo incoraggiarono parte delle truppe dell’esercito jugoslavo di Tito,
nelle sue prime prove di scrittore (Zudič Anto- segnò drammaticamente la vita dello scrittore.
nič 2014, 400-401; Iannuzzi 2016). Rifiutatosi di aderire alle associazioni titine che
chiedevano l’annessione dell’Istria alla Jugosla-
Iniziati gli studi di giurisprudenza all’U- via, rischiò l’arresto e venne destituito dall’in-
niversità di Milano, li portò a termine nel 1937 carico di direttore della Biblioteca civica. Qua-
all’Università di Torino. Nel frattempo, tra il rantotti Gambini scappò clandestinamente da
1929 e il 1932, esordì come narratore sulla rivista Trieste per recarsi prima ad Udine e in seguito a
Solaria con le tre novelle I tre crocifissi, Il fante di Venezia. I ricordi dei quaranta giorni dell’occu-
spade e La casa del melograno che, per interessa- pazione titina di Trieste furono descritti in Pri-
mavera a Trieste. Ricordi del ’45, uscito nel 1951
4 Il nonno paterno era discendente di una famiglia nobile di Rovigno, per Mondadori (Moretto e Picamus 2010).
quella dei Quarantotto. Pier Antonio, fece modificare il cognome
nel 1937 (Zudič Antonič 2014, 400). Tra il 1945 e il 1949 diresse l’emittente ra-
diofonica clandestina Radio Venezia Giulia, in
5 Il nonno materno, da cui Pier Antonio prese il nome e il cognome, seguito si dedicò completamente alla scrittura.
era stato un politico di rilievo nell’Ottocento: capo della maggio- Negli anni Cinquanta uscirono Amor militare
ranza italiana alla Dieta provinciale di Parenzo, deputato parlamen- (prima edizione del 1955, successivamente pub-
tare a Vienna e membro delle Delegazioni dell’Impero austro-un- blicato con il titolo L’amore di Lupo, 1964), Il
garico (Iannuzzi 2016). cavallo Tripoli (1956) che andranno a costituire