Page 89 - Studia Universitatis Hereditati, vol 8(2) (2020)
P. 89
ia universitatistrano soprattutto nelle serie di azione e avventu- de). Benché i cartoni animati per la prima infan-
il ruolo dei cartoni animati nell’acquisizione dell’italiano come L2 ... 89 ra (Dragon Ball, Pokémon, One Piece, Beyblade). zia mostrino, secondo Sardo (2018, 53), un’atti-
In tutte le serie che gli intervistati hanno guar- nenza alla norma linguistica, il parlato, come si
dato troviamo esclamazioni come ad es. acciden- è visto, appare corredato da esclamazioni, ger-
ti a me!, non ci posso credere! cosa? ooh! ehi! ac- ghi, onomatopee, neologismi, parole inventate.
cipicchia!: nelle mahō shōjo (commedie fantasy Esso non rappresenta propriamente un esempio
tipo Tokyo Mew Mew – Amiche vincenti, Ma- della lingua parlata, ma si tratta comunque del
gica magica Emy), nelle commedie sentimentali linguaggio a cui nello stesso periodo sono stati
(Hamtaro – Piccoli criceti grandi avventure, Do- esposti anche i bambini italofoni in Italia. Que-
raemon), in quelle romantiche (Rossana e Kiss me sti ultimi lo riproducevano nel gioco con i propri
Licia) e storiche (Lady Oscar) e nella semprever- amici e compagni, così come erano state dispo-
de Heidi. Ma ci sono anche i termini tecnici del ste a farlo già le precedenti generazioni di piccoli
linguaggio sportivo (i vecchi Mila e Shiro, Holly spettatori (Borghi 1988, 132); altrettanto faceva-
e Benji) e i neologismi del lessico tecnico-scien- no gli intervistati con i fratelli a casa e possiamo
tifico (Yu-Gi-Oh). I personaggi, tuttavia, non presumere che lo facessero anche con gli amici a
intrattengono lunghe conversazioni, poiché il scuola, visto che riferiscono che in generale tut-
principale canale di comunicazione è quello non ti da bambini guardavano le serie trasmesse dal-
verbale, che facilita la comprensione degli even- le emittenti italiane. Non sappiamo tuttavia se e
ti. Gesti rapidi, movimenti esagerati, a volte acro- come l’input venisse utilizzato, se fosse limitato a
batici, e azioni mozzafiato coinvolgono anche i una produzione imitativa, se abbia stimolato una
bambini più piccoli. produzione in italiano più articolata o se anco-
ra non venisse piuttosto incluso nella produzione
Tra le serie prodotte negli Stati Uniti d’A- in sloveno, L1 degli intervistati. Pertanto, come
merica gli studenti citano I Puffi, cartoon puliti e avevano già rilevato altre ricerche, anche nel no-
sereni che rinviano alla tradizione fiabesca (Far- stro caso non è possibile stabilire l’appropriatez-
né 1988, 163) anche nel linguaggio; Il laboratorio za ai fini dell’apprendimento di L2 dell’input
di Dexter, in cui il ritmo sostenuto cattura e so- linguistico fornito della visione dei cartoni ani-
vrasta il parlato tanto da rendere difficile la com- mati, in quanto su base aneddotica non è rileva-
prensione a chi non padroneggi la lingua in cui bile se l’input sia stato utilizzato nella produzio-
viene trasmesso. Così è nell’originale (Kotrlová ne e incluso nelle conoscenze dei bambini.
2012, 43), ma si può supporre che anche nel dop-
piaggio italiano sortisca lo stesso effetto su chi Come si evince dai primi esempi riporta-
sta avvicinando a questa lingua. Lo stesso si può ti, i cartoni animati hanno stimolato gli studen-
supporre per la serie I Simpson, il cui doppiag- ti nell’apprendimento dell’italiano e hanno agi-
gio mantiene l’espressività dell’originale usando to sulla loro motivazione a proseguire lo studio
molte varietà regionali (Fusari 2007, 31) che ri- di questa lingua anche all’università. Un effet-
sultano sconosciute e difficili per i bambini che to duraturo della visione dei cartoni animati, che
stanno iniziando a imparare l’italiano. però possiamo presumere si intrecci ad altre va-
riabili (come ad es. l’atteggiamento dei genitori),
Analizzando le interviste è difficile dire potrebbe essere dunque proprio la motivazione
quali competenze lessicali gli intervistati siano ad apprendere l’italiano.
effettivamente riusciti a formarsi grazie alla vi-
sione dei cartoni animati in infanzia. Affinché Stando alla letteratura, un altro tra gli effet-
l’input linguistico incida sull’acquisizione, infat- ti perduranti potrebbe riguardare l’acquisizione
ti, esso deve essere autentico, e il livello di incom- di un accento, una pronuncia senza coloriture re-
prensibilità deve essere ottimale (vale a dire che gionali; Poštič (2015), ad esempio, ha rilevato un
non ci deve essere un’eccessiva discrepanza tra accento americano negli studenti lituani che se-
ciò che si comprende e ciò che non si compren- guivano i cartoon americani. Nel nostro caso tut-
il ruolo dei cartoni animati nell’acquisizione dell’italiano come L2 ... 89 ra (Dragon Ball, Pokémon, One Piece, Beyblade). zia mostrino, secondo Sardo (2018, 53), un’atti-
In tutte le serie che gli intervistati hanno guar- nenza alla norma linguistica, il parlato, come si
dato troviamo esclamazioni come ad es. acciden- è visto, appare corredato da esclamazioni, ger-
ti a me!, non ci posso credere! cosa? ooh! ehi! ac- ghi, onomatopee, neologismi, parole inventate.
cipicchia!: nelle mahō shōjo (commedie fantasy Esso non rappresenta propriamente un esempio
tipo Tokyo Mew Mew – Amiche vincenti, Ma- della lingua parlata, ma si tratta comunque del
gica magica Emy), nelle commedie sentimentali linguaggio a cui nello stesso periodo sono stati
(Hamtaro – Piccoli criceti grandi avventure, Do- esposti anche i bambini italofoni in Italia. Que-
raemon), in quelle romantiche (Rossana e Kiss me sti ultimi lo riproducevano nel gioco con i propri
Licia) e storiche (Lady Oscar) e nella semprever- amici e compagni, così come erano state dispo-
de Heidi. Ma ci sono anche i termini tecnici del ste a farlo già le precedenti generazioni di piccoli
linguaggio sportivo (i vecchi Mila e Shiro, Holly spettatori (Borghi 1988, 132); altrettanto faceva-
e Benji) e i neologismi del lessico tecnico-scien- no gli intervistati con i fratelli a casa e possiamo
tifico (Yu-Gi-Oh). I personaggi, tuttavia, non presumere che lo facessero anche con gli amici a
intrattengono lunghe conversazioni, poiché il scuola, visto che riferiscono che in generale tut-
principale canale di comunicazione è quello non ti da bambini guardavano le serie trasmesse dal-
verbale, che facilita la comprensione degli even- le emittenti italiane. Non sappiamo tuttavia se e
ti. Gesti rapidi, movimenti esagerati, a volte acro- come l’input venisse utilizzato, se fosse limitato a
batici, e azioni mozzafiato coinvolgono anche i una produzione imitativa, se abbia stimolato una
bambini più piccoli. produzione in italiano più articolata o se anco-
ra non venisse piuttosto incluso nella produzione
Tra le serie prodotte negli Stati Uniti d’A- in sloveno, L1 degli intervistati. Pertanto, come
merica gli studenti citano I Puffi, cartoon puliti e avevano già rilevato altre ricerche, anche nel no-
sereni che rinviano alla tradizione fiabesca (Far- stro caso non è possibile stabilire l’appropriatez-
né 1988, 163) anche nel linguaggio; Il laboratorio za ai fini dell’apprendimento di L2 dell’input
di Dexter, in cui il ritmo sostenuto cattura e so- linguistico fornito della visione dei cartoni ani-
vrasta il parlato tanto da rendere difficile la com- mati, in quanto su base aneddotica non è rileva-
prensione a chi non padroneggi la lingua in cui bile se l’input sia stato utilizzato nella produzio-
viene trasmesso. Così è nell’originale (Kotrlová ne e incluso nelle conoscenze dei bambini.
2012, 43), ma si può supporre che anche nel dop-
piaggio italiano sortisca lo stesso effetto su chi Come si evince dai primi esempi riporta-
sta avvicinando a questa lingua. Lo stesso si può ti, i cartoni animati hanno stimolato gli studen-
supporre per la serie I Simpson, il cui doppiag- ti nell’apprendimento dell’italiano e hanno agi-
gio mantiene l’espressività dell’originale usando to sulla loro motivazione a proseguire lo studio
molte varietà regionali (Fusari 2007, 31) che ri- di questa lingua anche all’università. Un effet-
sultano sconosciute e difficili per i bambini che to duraturo della visione dei cartoni animati, che
stanno iniziando a imparare l’italiano. però possiamo presumere si intrecci ad altre va-
riabili (come ad es. l’atteggiamento dei genitori),
Analizzando le interviste è difficile dire potrebbe essere dunque proprio la motivazione
quali competenze lessicali gli intervistati siano ad apprendere l’italiano.
effettivamente riusciti a formarsi grazie alla vi-
sione dei cartoni animati in infanzia. Affinché Stando alla letteratura, un altro tra gli effet-
l’input linguistico incida sull’acquisizione, infat- ti perduranti potrebbe riguardare l’acquisizione
ti, esso deve essere autentico, e il livello di incom- di un accento, una pronuncia senza coloriture re-
prensibilità deve essere ottimale (vale a dire che gionali; Poštič (2015), ad esempio, ha rilevato un
non ci deve essere un’eccessiva discrepanza tra accento americano negli studenti lituani che se-
ciò che si comprende e ciò che non si compren- guivano i cartoon americani. Nel nostro caso tut-